LEGGO – «Se Pallotta mi chiama gli racconto gli ultimi 18 anni di storia della Roma». Non si è fatta attendere la risposta di Rosella Sensi al presidente americano che in un’intervista al Financial Times criticava la precedente gestione per il mancato utilizzo di Facebook o Twitter. «Sono parole fuori luogo visto che i social media sono un fenomeno degli ultimi anni quindi non potevamo certo usufruirne prima – ha dichiarato a Centro Suono Sport – Riguardo le prospettive future mio padre creò la piattaforma televisiva Stream, forse questo Pallotta non lo sa. Ci siamo concentrati sulla parte tecnica. Mi auguro che il presidente ci riporti a quei livelli perché da tifosa voglio vincere».
La Sensi critica anche la Curva: «Se mio padre avesse letto gli ultimi striscioni non sarebbe stato d’accordo, perché lui era schiavo del risultato. Quando si perdeva a casa non si cenava. Preferivo la Sud che mi insultava». Sul contratto di Totti: «Mi criticarono quando gli feci firmare il contratto. Ora non lo fate andare via. Perdere lui sarebbe perdere l’ultimo simbolo di un calcio che non esiste più nel mondo. Perché Messi è argentino, non è di Barcellona, quindi se permettete meglio Francesco». Infine su De Rossi: «Per lui ricevetti un’offerta superiore ai 50 milioni. Da persona che vuole bene alla Roma non mi sono sentita sciocca rifiutandola». (F.Bal.
