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RADIO DIXIT – Leggeri: “De Rossi centrale può essere una mossa vincente”, Di Livio: “Dzeko-Szczesny due grandi acquisti”, Austini: “Rudiger? Avrà un’importanza cruciale”

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RADIO DIXIT 3/09/2015 – Tutti i pensieri, gli umori e le opinioni dell’etere radiofonico romano nella nuova rubrica di CGR: quest’oggi hanno tenuto banco da una parte il ruolo di Totti nella terza Roma di Rudi Garcia, dall’altra la situazione della difesa con il possibile rientro di Rudiger già dalla gara col Frosinone, il ritorno di Castan, fino alla riproposizione del duo Manolas-De Rossi… Buona lettura !!!

Daniele Garbo (101.5 Fm Centro Suono Sport): “Riproporrei De Rossi centrale di difesa anche a Frosinone, sono dell’idea che squadra che vince non si cambia, la Roma deve affrontare con il giusto piglio questa trasferta al Matusa, ma la Roma è ampiamente favorita. Dzeko? E’ un acquisto non azzeccato, di più, ha cambiato e cambierà la Roma davanti, a cui mancava un centravanti fortissimo come il bosniaco”

Francesco Checco Oddo Casano (101.5 Fm Centro Suono Sport): “Castan? Giusto farlo fermare per un turno, sfrutterà queste settimane per completare il suo percorso di recupero, ma tra un po’ lo rivedremo in campo, perchè se non gioca non ritroverà mai quella confidenza con gli interventi difensivi, soprattutto di testa, che lo hanno proiettato negli anni passati nel novero dei migliori difensori europei. Totti? Per sfruttare al meglio le sue qualità deve giocare dall’inizio e presto Garcia dovrà trovare una soluzione tattica per farlo giocare vicino a Dzeko”

Angelo Di Livio (101.5 Fm Centro Suono Sport): “Ci dobbiamo aspettare un campionato molto più equilibrato, sbagliato dare la Juve per morta, competeranno anche loro fino alla fine, nonostante siano partiti male. Contro i bianconeri ho visto veramente una grande squadra, che ha imposto il proprio gioco. I giallorossi hanno trovato un grande centravanti, quella pedina che è sempre mancata, e poi un portiere come Szczesny che pronti via è già stato decisivo nei primi due match. Bisogna rimanere molto calmi, aspettiamo le prossime partite, come quella di Frosinone, sulla carta molto semplice, ma la Roma non deve commettere gli errori del recente passato”

Max Leggeri (101.5 Fm Centro Suono Sport): “L’utilizzo del doppio regista, come visto contro la Juve, con De Rossi centrale di difesa e Keita dinanzi a lui, potrebbe essere il grimaldello per l’apertura delle porte del paradiso calcistico alla Roma: visto che Garcia vuole imporre questo gioco fondato sul fraseggio stretto e il possesso palla, come fece il Barone nei primi anni 80′ con Ago, la scelta di De Rossi centrale in maniera permanente potrebbe rivelarsi una mossa vincente”

Piero Torri (92.7 Fm Teleradiostereo): “Strootman è l’unico giocatore che da quando un numero 5 si è tolto la maglia me lo ricorda. Falcao aveva più stile, classe e tutto ma solo Strootman ti cambia una squadra come fece il brasiliano, alzandola ad un livello superiore. Se tornasse quel giocatore, ho la sensazione che a fine anno ci vedremo da qualche parte…”

Federico Nisii (92.7 Fm Teleradiostereo): “Non voglio parlare di bocciature, però l’allenatore è certamente scettico su Gyomber ed Emerson Palmieri. Garcia lo conosciamo: è uno che va sul sicuro, con lui forse Marquinhos non avrebbe giocato.

Alessandro Austini (92.7 Fm Tele Radio Stereo): “Adesso la classifica è inutile leggerla. L’Inter ha messo a disposizione di Mancini un bel potenziale, ma io penso che sia ancora dietro a Juventus e Roma. Per me sarà ancora una sfida tra queste due, con l’Inter che però può inserirsi. Rudiger avrà unimportanza cruciale nella stagione della Roma: me lo aspetto in campo molto presto e per diverse partite”.


Luca Valdiserri (104.2 Fm  Rete Sport): “Rudiger? Non so, ma per il momento De Rossi e Manolas mi sembra una buona coppia. Castan a Verona non mi ha fatto una buona impressione, gli serviranno forse più di due settimane per tornare quello di prima, anche se rispetto a quanto mi aspettassi, sin da quest’estate, ha già fatto passi da gigante”.

David Rossi (100.7 Fm Roma Radio): “Vi rendete conto dell’abisso che esiste tra quello che si scrive della Roma sui giornali romani e quello che viene detto, ad esempio, dell’Inter sui giornali di Milano? Qui vengono bocciati Gyomber e Palmieri. Si lo so, c’è una limitazione della lista Champions, però sono bocciati, per molti ormai sono due pippe da buttare via…”

Massimiliano Magni (104.2 Fm Rete Sport): “Pier Silvio Berlusconi aveva promesso di mandare in chiaro la Roma, laddove la Lazio fosse eliminata ai Play Off di Champions. Invece ieri hanno comunicato che Roma-Barcellona verrà trasmessa su Premium; ma possibile che non ce ne sia uno in quella famiglia che non sia un cazzaro?”.

Franco Melli (104.5 Fm Radio Radio): “Totti? Un campione non è un benedettino, deve finire da campione e non da asceta benedettino. C’è una maniera unica di essere campioni e di finire da campioni. Nel momento del declino meglio dire: “Ragazzi vi saluto e buonanotte”. Ma uno che è stato protagonista per vent’anni, ora sta lì a scaldare la panchina? Ma dai…”.

Roberto Renga (104.5 Fm Radio Radio): “Totti? gli farei i complimenti, per la serenità con cui vive queste ore, che so che non sono semplici per lui”.

Roberto Pruzzo (104.5 Fm Radio Radio): “A Totti gli direi: “Vai Francesco che il Barcellona ti aspetta”. Io credo che lui giocherà in Champions”.

Furio Focolari (104.5 Fm Radio Radio): “Totti? Una conferenza stampa e un addio con una grande partita e con il popolo della Roma tutto dalla sua parte. Giocherà col Barcellona? Mamma mia… Lo faranno giocare a Frosinone al massimo, per dargli un contentino… ma Totti non è uno da contentino, è un mito, ma siamo arrivati a questo…”.

Ilario Di Giovambattista (104.5 Fm Radio Radio): “Marotta parla di festeggiamenti a Roma dopo la vittoria, ma quale euforia e festeggiamenti? in realtà c’era euforia perchè alla Juve la Roma l’ha sdrumata… Totti? Si vede che soffre quando lo inquadrano…je rode…”

Augusto Ciardi (92.7 FmTele Radio Stereo): “Szczesny all’Arsenal non ci tornerà mai: un giocatore come lui, che ha 25 anni, che va via perchè era diventato il terzo portiere dietro a Cech e Ospina, anche se fa nella Roma la stagione della vita, all’Arsenal non torna, come accaduto con Destro dopo il passaggio al Milan”

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