“Quando rientro dopo il 2-0 di stasera e vedo i giocatori predisposti ad essere soddisfatti… Questa cosa mi crea un malessere difficile da superare. Ci sono occasioni che ribaltano il contenuto mentale della partita, però bisogna essere realisti: 2-0 al ritorno e 2-0 all’andata, zitti e a casa. Guai a chi è soddisfatto della prestazione, si è fatto male in tutte e due le partite perché noi potevamo e dovevamo giocarcela”. Parole e musica di Luciano Spalletti. Il tecnico della Roma, al termine della partita persa contro il Real ha per certi versi stupito tutti, mostrando senza troppi giri di parole la propria incazzatura, figlia di un ambiente forse già pronto a giustificare un’eliminazione comunque non del tutto sincera, almeno nel divario col quale si è consumata. Eppure: “…l’essere tranquilli o soddisfatti di queste due partite mi angoscia: figuratevi a che livello siamo caduti di testa se siamo contenti dopo due sconfitte per 2-0”.
Tempo fa il tecnico di Certaldo aveva parlato di creare uno “stile Roma”, che possa essere riconosciuto dentro e fuori da Trigoria. Un messaggio da trasmettere a chi c’è e a chi in futuro verrà, per far capire che alla Roma non si gioca per partecipare o fare solo figure decenti, ma per vincere, o comunque per tentare di farlo con tutti i mezzi a propria disposizione. La sua squadra, soprattutto nel ritorno di ieri, ha creato moltissime occasioni da gol, che prima Dzeko, poi Salah e Florenzi hanno gettato alle ortiche, annullando di fatto qualsiasi velleità di rimonta giallorossa, consegnandosi poi a quel fenomeno che è Cristiano Ronaldo. I rimpianti ci sono, si poteva e doveva fare certamente di più, uscendo definitivamente da quella spirale negativa creata intorno alla Roma versione europea, capace solo di subire imbarcate o di collezionare figure indecenti con avversari di basso cabotaggio. Spalletti sta tentando, a forza di colpi dialettici e sul campo, di far capire a tutti i diretti interessati che vestire questa maglia significa fare molta differenza tra il vincere e perdere. Chi lo segue, avrà solo di che guadagnare. Chi si ferma è perduto.
Voto: 7
