Ripresa calcio, ratificato il protocollo per gli allenamenti collettivi: ecco le principali...

Ripresa calcio, ratificato il protocollo per gli allenamenti collettivi: ecco le principali linee guida

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FOCUS CGR – Il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, ha annunciato poco fa ai microfoni della Rai, la ratifica e la pubblicazione sul sito del governo, del protocollo sanitario relativo agli allenamenti collettivi, che di fatto saranno dunque autorizzati già dalla giornata di domani. Diverse le conferme rispetto a ciò che era emerso nei giorni scorsi sulla stampa nazionale e che la redazione di corrieregiallorosso.com aveva certificato.

LUOGO E GRUPPO SQUADRA – Preliminarmente nel documento si specifica che la società deve indicare la sede per lo svolgimento degli allenamenti: centro sportivo dotato di foresteria oppure campo d’allenamento con in alternativa allegata una struttura alberghiera per uso esclusivo da parte del c.d. GRUPPO SQUADRA. Le società oltre a provvedere alla sanificazione di tutti gli ambienti, dovrà  provvedere ad identificare il ‘GRUPPO Squadra’ – cioè tutti coloro che nella fase di ripresa dovranno
necessariamente operare e opereranno a stretto contatto tra di loro: i calciatori, gli allenatori, i massaggiatori, i fisioterapisti, i magazzinieri, altri componenti dello staff, etc. e, naturalmente, il Medico/i Sociale/i. –  adottando le procedure mediche di screening (successivamente indicate), in regime di assoluta sicurezza, evitando in questa fase preliminare qualsiasi assembramento.

TAMPONI E TEST – Tutti i componenti del gruppo squadra, saranno suddivisi in due sottoinsiemi e saranno testati con tamponi ogni 4 giorni e test sierologici ogni 14:

1. Soggetti COVID+ accertati e guariti e soggetti che su giudizio del responsabile
sanitario abbiano avuto sintomi riferibili tra i quali, a titolo non esaustivo,
temperatura corporea > 37,5 °C, tosse, astenia, dispnea, mialgie, diarrea, anosmia,
ageusia.

2. Soggetti COVID- e soggetti asintomatici (non testati). Anche coloro che sono stati
a contatto con positivi ma sempre rimasti asintomatici e non testati. Inoltre, e in
particolare, staff tecnico/societario o familiari.

“In ottemperanza ai rilievi formulati dalla CTS, si precisa che l’approvvigionamento dei test molecolari per le persone interessate alla ripresa degli allenamenti di squadra “non deve minimamente impattare sulla disponibilità del reagentario da dedicarsi in maniera assoluta ai bisogni sanitari del Paese”, e si intende esclusivamente a carico delle singole Società”.

ALLENAMENTI – Si specifica l’obbligo per allenatori e staff di indossare la mascherina, con distanza minima di 2 metri tra loro. Tutti dovranno raggiungere/lasciare la struttura d’allenamento con mezzi propri. Tutti i soggetti dovranno essere dotati dei Dispositivi di Protezione Individuale. I soggetti dovranno seguire percorsi separati in entrata e uscita. La Società deve predisporre una postazione di controllo della temperatura
(termoscanner a distanza) e saturimetro (da disinfettarsi ogni volta) all’ingresso del Luogo di allenamento con il proprio Staff Medico (dotato degli opportuni DPI) e adottare procedure di isolamento in due distinti locali in caso di rilevazione di temperatura corporea (> 37,5 °C). Il soggetto individuato con TC > 37,5 °C dovrà fare
immediato ritorno al proprio domicilio, ove verrà seguito in ottemperanza alle linee guida del Ministero della Salute. Negli spogliatoi deve essere garantito il distanziamento dei calciatori di almeno 2 metri. Qualora ciò non fosse possibile, va scaglionato l’ingresso per consentire distanze corrette.

POSITIVI E QUARANTENA – Eliminato l’obbligo del ritiro, il protocollo prescrive in caso di nuovi soggetti positivi che dovessero esser registrati nel corso degli allenamenti collettivi, l’isolamento domiciliare immediato del soggetto e una quarantena di 14 giorni per i restanti componenti del gruppo squadra presso una struttura concordata, ove potranno continuare ad allenarsi, ma non potranno avere contatti con l’esterno e saranno sottoposti a monitoraggio clinico da parte del medico sociale con tamponi ogni 48 ore.

LINK AL PROTOCOLLO

 

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