Rizzitelli, guai con il fisco: conti segreti a Malta

Rizzitelli, guai con il fisco: conti segreti a Malta

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rizzitelli01LA REPUBBLICA – F. ANGELI – Un conto segreto a Malta dove aveva depositato tutti i soldi che riceveva dagli sponsor evadendo completamente il fisco. Nel mirino della procura di Roma è finito, ancora una volta, il nome del calciatore Ruggiero Rizzitelli. E, ancora una volta, i suoi soldi, — si tratta di centinaia di migliaia di euro, dicono gli inquirenti — sono stati scoperti dal pubblico ministero Luca Tescaroli grazie ai primi esiti delle rogatorie internazionali richieste in diversi paesi del mondo sono passati per le mani del Madoff dei Parioli e dei suoi soci. L’idolo della curva giallorossa ai tempi di Dino Viola aveva consegnato ai broker quasi 5 milioni di euro. Il denaro ritrovato qualche giorno fa in una banca dell’arcipelago a 80 chilometri dalla Sicilia però è un’altra storia. Sono altri soldi, oltre quel ricco bottino di cui non si è mai saputo nulla.

E, a quanto sembra dalle carte in possesso al vaglio della magistratura, Rizzitelli non poteva ignorare che i suoi soldi, ricevuti da sponsor eccellenti quali ad esempio la «Lotto», finissero in quel paradiso fiscale, al riparo dalle tasse. «Ho buttato al vento tutti i calci di una vita tirati al pallone e ho perso quasi cinque milioni di euro, i risparmi di quando facevo il calciatore», dichiarò “Mister 10 miliardi” a Repubblica, quando la truffa del Madoff dei Parioli e la lista dei nomi dei vip caduti nella trappola esplose sui giornali. Il calciatore era molto amico di Roberto Torregiani, uno dei broker soci di Gianfranco Lande, e «una decina di anni fa» accettò di investire tutti i risparmi di una vita nella Egp, una delle tante società aperte dalla gang dei Parioli su cui transitavano i soldi dei clienti per sparire poi in conti all’estero. «Un annetto fa — disse sempre al nostro quotidiano rispondendo a un’intervista — ho cominciato a mangiare la foglia. Avevo chiesto di rientrare di una certa cifra, ma invece del denaro ho ricevuto consigli a desistere. Io insistevo e loro tentennavano, balbettavano. “Ma guardi, è meglio che lasci i soldi lì dove stanno, perderebbe troppi interessi”. Insomma ho capito che le cose non quadravano. Ora sono in mano agli avvocati. Che devo dire… a volte cerco di prenderla con filosofia ma spesso mi prende una rabbia: era la mia pensione ». E invece ora l’ipotesi investigativa è che Rizzitelli, a differenza di tanti altri investitori ignari, sapesse che, grazie all’amico Torregiani, su quel denaro investito non avrebbe pagato un euro di tassa perché depositati su un conto corrente maltese, scoperto due giorni fa.
Al momento Rizzitelli non è indagato e, l’evasione fiscale, qualora accertata, potrebbe addirittura essere prescritta tanto sono gli anni ormai trascorsi. Tuttavia parte del suo “tesoro” era al riparo. Ora è stato in parte recuperato e la magistratura deciderà come procedere.

 

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