Roma Armata Brancaleone. Catania rovina l’ultimo sogno

Roma Armata Brancaleone. Catania rovina l’ultimo sogno

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CORRIERE DELLA SERA (L. VALDISERRI) – C’è sempre Catania tra la Roma e un sogno, grande o piccolo che sia. Il 18 maggio 2008 i siciliani si misero tra la Banda Spalletti e lo scudetto: serviva loro un punto per restare in A e la Roma trovò l’inferno in campo, tanto che, sul 2-0 per l’Inter a Parma, mollò gli ormeggi e il gol di Martinez salvò il Catania ma anche la pelle dei giallorossi. Ieri il Catania era già salvo, ma ha giocato lo stesso con straordinaria tenacia fino al 95’ e ha messo alle corde i poveri resti della Roma, buttandoli fuori dall’ultima volata per il quarto posto. La Roma è stata fermata da una serie di infortuni e contrattempi da record: squalificati Perrotta e De Rossi, infortunati Mexes e Brighi, a mezzo servizio Cassetti, Pizarro e Vucinic, Juan rotto dopo 4’ come gli capita troppo spesso, Menez perduto nel suo infantilismo, Greco costretto a chiedere il cambio. Il Catania non ha fatto sconti a questa Armata Brancaleone. Giusto così. La gara è stata verissima. Montella ha chiosato: «Questo è il calcio che piace a me, oggi il campionato è stato regolare. Anche se qualche mio collega si è scordato qualche pezzo di passato» .

Sarebbe stata una bella storia quella di Simone Loria e di Doni, i due giocatori più detestati dalla tifoseria giallorossa. Loria aveva segnato al 14’, di testa, su punizione calciata da Totti: era entrato da 10’ al posto di Juan. Doni aveva salvato un gol già fatto su Terlizzi e, dopo il gol del pareggio di Bergessio (di testa, in anticipo su Loria), è andato vicino al 2-1 nei minuti di recupero. Il suo colpo di testa è stato parato da Andujar. Poco dopo, sull’ennesimo rovesciamento di fronte, Gomez ha segnato il 2-1 e fatto esplodere lo stadio come se il Catania avesse battuto il Palermo. Perché poi i cori ai gol dell’Udinese ai quali partecipava anche il ministro della Difesa Ignazio La Russa? Bisogna risalire al 19 novembre 2006, quando la Roma di Spalletti battè il Catania per 7-0 all’Olimpico. La Roma dovrà ricostruire e gli americani non si dovranno spaventare del lavoro che li attende, altrimenti sarà la catastrofe. Montella andrà altrove, a cercare calcio più sereno. Si proverà a convincere Villas Boas, ma è impossibile al 99%. Delio Rossi, se non si fosse buttato nel Fontanone dopo un derby vinto con la Lazio, sarebbe la prima scelta. Il Catania, così dicono, diventerà meno argentino e più italiano. In quello di ieri, comunque, Gomez in testa, c’è buona qualità e tanta grinta. Perché cambiare?

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