Roma-Astra, Spalletti: “La Roma è una squadra forte, credo in questi ragazzi...

Roma-Astra, Spalletti: “La Roma è una squadra forte, credo in questi ragazzi non sono deluso. Basta giochini, serve attenzione ai risultati”

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Queste le parole di Spalletti in conferenza stampa prima di Roma-Astra Giurgiu

“Non ci sono situazioni nuove a livello fisico”

Ha visionato con attenzione i rumeni dell’Astra?
“Si l’abbiamo vista, l’ho vista insieme ai miei collaboratori, poi abbiamo Lobont che li conosce bene e lo abbiamo interrogato. E’ una squadra che ha vinto le ultime due partite, che avrà entusiasmo e salute sul piano fisico-mentale. Il tecnico dell’Astra ha fatto una carriera particolare, cambiando spesso squadra, abituato ad organizzare le situazioni, che sa cambiare vesta alla sua squadra, gioca con i tre, ha giocato con i quattro. L’Astra ha vinto il campionato l’anno scorso, ha giocatori che hanno buona esperienza internazionale. Ha un centravanti Alibek, giocatore interessante, acquistato dallo Steaua sembra, che ha colpi, che parte un po’ spostato sul centrosinistra, è mancino naturale, forte fisicamente, porta dentro palla, calcia bene, sa mandare dentro i compagni. Ha dei giocatori dietro, come Fabricio che inizia l’azione, che è uno che sa giocare. Verranno qui a fare una partita d’attesa e attenzione, cercheranno di sfruttare gli spazi che si potrebbero creare, le occasioni che si possono determinare, situazione classica che si crea quando si affronta una squadra più forte, come la Roma in questo caso, ma bisogna sempre metterlo in pratica poi”

Come ha visto la squadra dopo Torino e come avete lavorato?
La squadra ovviamente è dispiaciuta della sconfitta e della prestazione, quando faccio riferimento al fatto che qui a Roma è tutto doppio, si rischia di fare confusione, bisogna fare attenzione ad evitare che la squadra si intimorisca e subisca il momento che stia attraversando anche in base alla reazione dell’ambiente, perchè la nostra tifoseria non sarà contenta del nostro gioco attuale e dei risultati. Voglio essere quello che approfondisce di più, senza andare a caricare la squadra sul piano fisico e mentale, ci vuole partecipazione e conoscenza per trovare le soluzioni, siamo stati lì e abbiamo espresso quello che deve essere il comportamento di squadra, poi abbiamo fatto anche allenamento, abbiamo lavorato molto, poi però a 48-24 ore dalla gara bisogna allegerire il carico, perchè si rischia di sovraccaricarli, si possono approfondire certi concetti. I ragazzi sono consapevoli, anche se il termine ragazzi è sbagliato: i calciatori professionisti della Roma, noi siamo professionisti e dobbiamo comportare in maniera inoppugnabile sul piano dell’attenzione, del comportamento sul campo, sono consapevoli e hanno voglia di rimettere a posto le cose il prima possibile”

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Le scorie dell’eliminazione in Champions pesano ancora? Ha detto in faccia ai calciatori di essere deluso?
L’eliminazione dalla Champions è dura da buttar giù, però tornare ancora lì vorrebbe dire fare un passo indietro, vorrei rivolgermi al futuro, anche se quel risultato pesa, perchè è nel futuro che passerò il resto della mia vita e la mia possibilità di restare a vivere a Roma dipende dai prossimi risultati della squadra. Non sono deluso dei ragazzi, se fossi deluso di quello che i ragazzi mi forniscono la prima delusione dovrebbe essere verso me stesso perchè li ho scelti io, l’ho detto da sempre, questa è la mia squadra, io credo in questi ragazzi e gli eventuali risultati negativi dipenderanno da me. Ho constato che hanno qualità calcistiche, professionali, fisiche, mentali. Poi qualcuno ha meno maturità per l’età che ha, allora si cerca di migliorare, è una squadra forte su tutti gli aspetti e rimarrà forte fino a quando rimarrò alla Roma”

Sembra che un po’ tutti si sentano in diritto di parlare male della Roma? Perchè questa società non riesce a meritarsi il rispetto che ha la Juventus?
Non credo che tutti quelli che vanno via da qui parlino male della Roma. A me interessa il lavoro della Roma, il mio lavoro, ad un certo punto bisogna fare delle scelte, per usare calciatori che si ritiene più forti. Posso trovare tutte le scuse che si vuole ad un calciatore che non inserisco come titolare, ma il messaggio di base è che lo ritengo meno forte di quelli che uso. Secondo me alla base ci deve essere poi un po’ di attenzione nel parlare, questo però dipende da chi vuole accusare di qualcosa. Io so quello che devo fare, scegliere, tentar di creare una Roma sempre più forte, perchè attraverso questa strada posso vincere, anche se poi ci sono delle situazioni di mercato che vengono determinate anche dai soldi a volte, o tu penalizzi una cosa per rafforzarne un’altra, ma il senso è quello di tentar di migliorare. Nel mio lavoro non ho bisogno …
Io con questa società ce l’ho se ti volevi riferire a quello. Non voglio molte interferenze nel mio ruolo, come non interferisco nei ruoli della società, siamo però tutti uniti verso lo stesso intento che è quello di migliorare la Roma, soprattutto per il nostro pubblico”

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La situazione dell’Astra è molto difficile sul piano finanziario, cosa si aspetta domani?
“Dipende dalla gestione tecnica e dalle situazioni, a volte queste difficoltà rafforzano il valore dei giocatori, che tendono ad evidenziare le loro qualità per mostrare che sono giocatori validi in funzione del prosieguo della carriera e le ultime vittorie dimostrano questo”

Come contro il Plzen ci sarà turn over?
Qualcosa si cambierà anche perchè c’è un’altra partita ravvicinata, però non è che quelli che giocano domani siano peggiori degli altri, per cui si parla di turn over, sono sempre figli della Roma, fanno parte della rosa della Roma, voglio vincere la partita domani sera, non faccio turn over tanto per farlo, faccio dei cambiamenti per vincere, se no non faccio turn over. Alisson è un portiere forte, lo faccio giocare, ci saranno altri giocatori come Paredes che voglio far giocare, però poi farò un turn over intelligente, un altro lupo, perchè le riserve di undici lupi sono altri lupi”

Dopo la sconfitta col Torino, alla decisione delle doppie sedute, per poi ridurli nuovamente. Poi c’è stata un’intervista che ha minato la tranquillità a Trigoria, ricomposta dal tweet di Totti. Volevo sapere se questo ha tolto attenzione alla squadra, o ricompattato il gruppo?
In tutto questo c’è stato anche lo striscione di rispetto nei miei confronti, e lì c’è la sintesi di tutto: mi fa enorme piacere il messaggio di sostegno, ma è una lettura e un richiamo che loro vogliono fare e sono obbligati a farlo, cioè: basta giochini o attenzione verso situazioni che non portano verso il beneficio della Roma, loro chiedono unione, coesione, chiedono rispetto verso la Roma, situazioni create ad arte che poi portano via energie oppure discussioni su altre questioni che non riguardano i risultati della Roma devono essere eliminate, bisogna avere rispetto in generale verso la Roma. Bisogna rispettare la Roma, hanno ragione loro, e sono obbligati – pur non volendo – a partecipare a questa conferenza stampa, richiamando tutti all’ordine e noi dobbiamo andare in quella direzione, perchè è quella giusta, noi dobbiamo fare risultati, perchè siamo la Roma e dobbiamo essere più attenti al nostro lavoro, giochini che portano agli andazzi basta. Giocate che danno senso alla qualità del gioco della Roma quante ne vogliamo”

 

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