Radici e ali, il resto è solo zavorra. Per Matias Viña è una filosofia di vita. Ecco perché l’uruguaiano ringrazia ogni giorno il suo passato, senza però dimenticare di correre in direzione del futuro “Non gli piace per niente perdere, vedrete quanto sarà sudata la maglia“, ha detto ieri a calciomercato.com Alvaro Gutierez, uno dei suoi primi allenatori. A Empalme Olmos, il paesino di 4 mila anime da cui proviene, raccontano che da bambino dribblava pure i sassi senza mai decelerare: il pallone incollato al piede sinistro, la testa sempre alta e una sana cattiveria agonistica.
Come scrive il Corriere dello Sport (G.Marota), Mourinho ha osservato con stupore e soddisfazione i primi allenamenti del terzino a Trigoria. Gli piace, lo richiama poche volte, al massimo gli indica passaggi e movimenti corretti per creare armonia tra lui e il resto del gruppo. Il primo impatto col mondo giallorosso è sicuramente positivo.
La Roma l’ha pagato 13 milioni più bonus e una percentuale su un’ipotetica futura cessione, facendogli firmare un contratto quinquennale con scadenza a giugno 2026. Cifre che confermano quanto il suo acquisto non sia solamente una soluzione temporanea per sostituire l’infortunato Spinazzola.
Lunedì si è allenato nonostante il giorno libero concesso da Mou alla squadra, martedì ha svolto la prima seduta collettiva. Il calciatore è parso già brillante e dovrebbe esordire, non dal primo minuto, nell’amichevole di domani sera all’Olimpico contro il Raja Casablanca.
