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Roma, Bellinazzo: “Pallotta prima o poi cederà. Friedkin non ha abbandonato l’idea di acquistare il club”

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Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole24Ore, è intervenuto ai microfoni di Radio Radio, per analizzare la complicata situazione finanziaria della Roma: “DaGrosa ha semplicemente confermato che il dossier della Roma è di nuovo sulle piazze finanziarie e Pallotta dovrà rammaricarsi dell’occasione persa con Friedkin. Mi risultava che a marzo era già tutto chiuso, ma è stato Pallotta a ritardare il tutto e ora se ne sta pentendo. Anche la sub-offerta di Friedkin sarebbe stata una offerta che Pallotta doveva tenere in considerazione. Ora il presidente giallorosso sta facendo delle operazioni finanziarie che aumenteranno soltanto il debito, delle mosse molto rischiose e c’è da essere preoccupati. La Roma ha vissuto per tanti anni sopra le sue possibilità, a fronte però di un progetto sportivo che stava dando i suoi frutti. Con il calo dei ricavi, con la situazione stadio in stand by e con tutta un’altra serie di situazioni ora il club è in una sorta di palude in attesa di investitori e compratori. Questi inoltre arriveranno con delle offerte a ribasso”.

Se Pallotta dovesse rimanere, quale tipo di intervento economico dovrebbe fare?
Attualmente la Roma brucia 5-6 milioni di euro al mese. Prima di tutto occorre riequilibrare i conti, vendendo e facendo diminuire il monte ingaggi. La speranza è che la Roma possa riuscire a entrare in Champions per una questione di costi.

Come si spiega il fatto che lui abbia mollato la trattativa?
Non ha mollato la trattativa Friedkin, ma ci sono state delle situazioni che poi hanno portato al raffreddamento dell’affare. Le difficoltà sono emerse anche per le controversie legali connesse ai soci di minoranza. Ora Pallotta si trova davanti un’offerta che lo porterebbe a fare minusvalenza, ma aiuterebbe l’eventuale ok allo stadio.

Sta pesando l’esito sulla questione stadio?
Sicuramente è diverso vendere una società che ha già portato a termine tutte le pratiche e ha già l’ok per la costruzione di un nuovo impianto.

C’è la possibilità di riaprire la trattativa con Friedkin?
Friedkin non ha mollato l’idea di comprare la Roma, ma adesso vorrà farlo alle sue condizioni. Difficile pensare in futuro a una proprietà italiana per la Roma e per gli altri club della Serie A.

Se non parteciperà alla prossima Champions, la Roma sarà costretta a vendere Pellegrini e Zaniolo?
E’ evidente che, se continueranno i problemi economici, si dovrà andare in quella direzione.

Arriverà un momento in cui Pallotta sarà costretto a vendere, anche accettando una minusvalenza, oppure può andare avanti così per anni?
Non potrà andare avanti per anni, ma è una fase terminale di questo percorso. Pallotta si rassegnerà a delle uscite con minusvalenza, a meno che non entrino dei soci, ma al momento è una ipotesi marginale. Lui ora vuole prendere tempo per capire se l’ok definitivo allo stadio può permettergli un prezzo di vendita migliore.

Come definiresti la situazione economica della Roma?
Direi non tranquillizzante, ma sempre nell’ottica di un club con grande potenzialità. La Roma può essere considerata come lo specchio del calcio italiano. Un chiarimento sulla questione stadio può far uscire la Roma da questo tunnel in cui si è ritrovata.

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