Roma, dove è finita la «normalità» che aveva fatto grande Spalletti?

Roma, dove è finita la «normalità» che aveva fatto grande Spalletti?

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Ritornare nei posti di un tempo – soprattutto se si è fatto bene – è sempre un rischio. Dopo l’eccellente percorso del girone di ritorno dello scorso campionato, Spalletti ha potuto iniziare questa stagione dall’inizio. È per questo che stupisce il cammino di questo inizio: una sola vittoria, due pareggi e una rovinosa sconfitta costata l’accesso ai gironi di Champions.

Stupisce ancora di più che i due registi -Pjanic e Keita – non siano stati sostituiti. Nessun centrocampista, nemmeno Paredes, ha caratteristiche simili. E così la Roma si trova spesso, per ammissione del suo stesso allenatore, ad avere una squadra che ha problemi nel gestire la palla e situazioni di vantaggio.

In difesa Spalletti ha già utilizzato dieci giocatori diversi, cambiando anche in corsa lo schieramento da 4 a 3. Troppo. Per avere una squadra duttile bisogna lavorare come forsennati sui movimenti dei vari reparti e per fare questo c’è bisogno di tempo. Ma il tempo, nel calcio italiano, non c’è. Tanto meno a Roma.

Fonte: Corriere della Sera

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