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Roma e il ‘pugno di ferro’: dalla riunione tecnica saltata da De Rossi, allo screzio Totti-Spalletti, fino al caso Nainggolan. Tutti i precedenti dell’era americana

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FOCUS CGR – Nel primo pomeriggio Eusebio Di Francesco, tecnico della Roma, ha annunciato il provvedimento disciplinare preso di concerto con la società nei confronti di Radja Naiggolan, protagonista dell’ormai famigerato video di fine anno pubblicato su Instagram. Il centrocampista giallorosso – non convocato per il match di domani contro l’Atalanta – è solo l’ultimo di una serie di casi analoghi avvenuti negli ultimi anni, sotto la gestione americana.

Il primo episodio “punitivo” avvenne nella stagione 2011-2012: Luis Enrique punì Pablo Daniel Osvado per uno schiaffo rivolto ad Erik Lamela nel concitato postgara di Udinese-Roma (gara persa 2-0 dai giallorossi). Contro la Fiorentina nella sfida successiva il tecnico asturiano non convocò per motivi disciplinari l’argentino. Sempre nella stessa stagione il primo caso con l’Atalanta di mezzo. A Bergamo Daniele De Rossi e Simon Kjaer arrivano in ritardo di cinque minuti alla riunione tecnica pre match. Esclusione per i due calciatori che vanno in tribuna. La Roma perde sonoramente ma Franco Baldini, allora dg del club, spiegò così l’accaduto: “De Rossi ha fatto un ritardo alla riunione tecnica, questo è il motivo. L’allenatore ha sempre detto che ci sono poche regole da rispettare. Questa volta è toccato ad un giocatore che è quasi lui stesso a dettare le regole, evidentemente ci sono poi delle conseguenze, ma deve essere fatto salvo il principio ed è una scelta avallata dalla societá.”

Nella stagione successiva è il turno di Zdenek Zeman che, sempre contro l’Atalanta, dopo la sonora sconfitta a Torino contro la Juventus, decide di convocare sì ma non schierare due titolari come De Rossi e Osvaldo. Dopo la vittoria contro gli orobici, il tecnico boemo in conferenza stampa spiegò così la sua scelta: “Vorrei giocatori che hanno motivazioni, che vogliono giocare. Io non riconosco le gerarchie degli anni scorsi, riconosco quello che ogni giocatore fa per la squadra, per la maglia, per la città. Non riconosco chi, invece, pensa a se stesso invece che alla squadra”.

Nulla da segnalare nel corso della gestione di Rudi Garcia in termini di mancate convocazioni, ufficialmente riconducibili a provvedimenti disciplinari. Il ritorno di Luciano Spalletti invece ha coinciso con il riacutizzarsi di antichi rancori con Francesco Totti. Dopo la famosa intervista rilasciata dal capitano giallorosso alla Rai nella quale si lamentò della scarsa considerazione del tecnico toscano, Luciano Spalletti alla vigilia di Roma-Palermo decise di rimandare a casa il numero 10 la mattina del match contro i rosanero, escludendolo dai convocati.

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