Roma, El Shaarawy risponde ai tifosi: “Quest’anno il gruppo è molto unito....

Roma, El Shaarawy risponde ai tifosi: “Quest’anno il gruppo è molto unito. Il mio idolo? Kakà”

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Stephan El Shaarawy è stato protagonista di quest’oggi di un’intervista in cui l’attaccante ha risposto alle domande social dei tifosi. Queste le sue dichiarazioni:

Chi era il tuo idolo?
“È sempre stato Kaka, l’ho seguito da quando ero piccolo, e lui era al Milan. È sempre stato un esempio, in campo e fuori. L’ho conosciuto di persona ed era come mi aspettavo”

Il mio sogno è giocare contro di te. Cosa mi consigli per diventare calciatore?
“Innanzitutto ti auguro di diventare un calciatore. Ti consiglio di crederci e metterci tanto impegno e determinazione in quello che fai. Ci vuole passione ma il calcio va preso come un divertimento, credo che prima delle qualità co voglia la testa. Devi applicarti ed essere continuo. La testa credo faccia la differenza. L’umiltà è alla base del successo, se rimane umile puoi diventare un campione”

Hai mai fatto una domanda del genere da piccolo?
“No, io mi confrontavo con gli amici e la famiglia”

Qual è il tuo posto preferito a Roma?
“Il Colosseo mi ha colpito particolarmente, non avevo mai avuto l’occasione di vederlo prima”

Il tuo posto preferito in Italia?
“Savona, sono nato e cresciuto lì e quando vado è come se mi rigenerassi. C’è la mia famiglia, mi rilasso, ci sono gli amici”

Il rapporto con Salah e l’Egitto?
“Con Salah ho un bellissimo rapporto, prima di essere un grande calciatore è una grande persona. È molto più umile e maturo della sua età, con la testa sulle spalle. Adesso sta imparando anche l’italiano e riusciamo a comunicare. Sono molto legato al paese di mio padre. Mio padre mi legge tutti i messaggi e i complimenti dell’Egitto e mi fa piacere, sono stato in Egitto più di una volta. L’ho girata abbastanza, è davvero molto bella”

Come è nata l’esultanza con Paredes?
“Prima della partita ci eravamo detti che se uno segnava faceva la dab e ci siamo preparati questo piccolo saluto. Ha portato bene”

Il tuo attore preferito?
“Ne scelgo due: Denzel Washington e Will Smith. Ho visto tanti dei loro film”

Ti piacciono le serie tv?
“Ho guardato Lost ma più va avanti e più non capisci niente; ti prende tanto. Poi ho visto Prison Break”

Hai animali?
“No”

Con quale compagno hai hai legato di più?
“Con Salah, andiamo anche a cena. In generale ho un ottimo rapporto con tutti. Il gruppo è davvero uniti, si va a cena tutti insieme dopo le vittorie p er stare uniti. I brasiliani ci mettono tanto del loro, sono sempre sorridenti e solari”

Come è stata la tua infanzia?
“Positiva, son riuscito a dedicarmi al calcio e allo studio, e mi sono diplomato. Sono arrivato nel calcio dei grandi presto, mi ha fatto crescere e sono contento”

Materia preferita?
“Educazione fisica. In italiano e grammatica ero bravo”

Sei scaramantico?
“Sì ho molti riti, sono molto superstizioso ma non li dico. Faccio un pallonetto prima di entrare in campo”

Mio figlio vuole i capelli come i tuoi…
“Devi portarlo dal mio parrucchiere, io ne ho tre: uno a Savona, a Milano e a Roma”

Quanto ci metti a pettinarti?
“Pochissimo, ormai vanno da soli”

Come fai?
“Phon, cera e lacca”

Cosa è successo con la fasciatura in Roma-Sassuolo?
“Ho preso la testata e mi usciva sangue con l’arbitro che mi invitava a uscire per fasciarmi ma mi dava fastidio, così dopo 10 secondi l’ho tolta. Per fortuna non è più uscito sangue”

Quando hai pensato di farcela a fare il calciatore?
“Il momento esatto non c’è, è avvenuto tutto in maniera naturale e veloce. Nel momento in cui ho esordito a 16 anni ho pensato ci fossero le possibilità: era Chievo-Genoa a Verona, all’84’. Gasperini mi ha detto che entravo subito e la partita finì 1-0. È stata una vittoria importante, un esordio da sogno”

La tua passione per il calcio?
“Me l’ha trasmessa mio padre, nei campetti sotto casa. L’altro ieri sono riandato in quei campetti, ci siamo fatti una passeggiata su quel lungomare ed è stato bello. Ho iniziato a giocare a 5-6 anni alla squadra di Savona, da lì poi a Genova, poi Padova e poi al Milan”

La prima partita che hai visto?
“Non me lo ricordo perché ero sul passeggino e me lo ha detto mio padre che mi ha portato a vedere il Genoa. Crescendo abbiamo continuato a vedere il Genoa. Quello stadio è bellissimo, c’è una grande atmosfera”

Il tuo piatto preferito?
“Trofie al pesto, anche se a Roma è la cacio e pepe”

Hai mai provato il cibo cinese?
“Riso alla cantonese”

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