Roma, festa social. Frustrazione Lazio

Roma, festa social. Frustrazione Lazio

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IL MESSAGGERO (D. MAGLIOCCHETTI/G. LENGUA) – Una vittoria che mette le ali, una sconfitta che rischia di spezzare l’incantesimo. Due stati d’animo diversi. Contrapposti. In uno spogliatoio si urla, si canta e si festeggia, nell’altro c’è assoluto silenzio. La Roma, più determinata e organizzata, vince il derby; la Lazio che si sveglia solo dopo il rigore, non riesce a combinare niente di buono. E’ solo la dodicesima gara di campionato, ma la sensazione è che in casa giallorossa, con una gara ancora da recuperare, questo successo abbia spalancato la strada per il paradiso. Dall’altra parte, invece, lo stop potrebbe aver minato qualche certezza.

EUFORIA – Appena Rocchi fischia la fine, De Rossi e compagni non hanno più freni. Corsa sotto la Sud, baci, abbracci e poi via a festeggiare dentro lo spogliatoio: canti, urla e selfie, con Florenzi e Perotti che fanno a gara a chi posta per prima la gioia di aver vinto il derby. Sfida vinta dall’argentino che posta su Instagram un video della festa con la dicitura: Tutto è tornato alla normalità. La foto della festa-spogliatoio viene invece postata da Florenzi con la dedica voglio solo star con te, che richiama il coro che i tifosi romanisti hanno cantato a Stamford Bridge e diventato quello ufficiale della Sud.

I POST – La celebrazione via social continua con El Sharaawy e Peres. Tocca a Perotti esaltare Di Francesco: «Non ci davano fiducia, nessuno credeva in noi, ma col lavoro e grazie all’insistenza del mister adesso i risultati arrivano e andrà ancora meglio. Il recupero di Radja? Più si fa male, più corre, non è umano». Anche Alisson si esalta: «L’ho sempre detto: io credo che possiamo pensare allo scudetto. Ora andremo a Madrid con la convinzione che possiamo vincere».

A TESTA BASSA – Dall’entusiasmo romanista, alla frustrazione di casa Lazio. Poca voglia di parlare, con più di qualcuno che abbandona lo stadio a testa bassa. C’è amarezza, ma perché la squadra non si è espressa come al solito. «Loro ci pressavano in modo incredibile e anche piuttosto bene», ammette Leiva. «La gara è però stata equilibrata, decisa da due nostri errori. Io sono stato condizionato da un’ammonizione che non c’era. Abbiamo perso, ma restiamo consapevoli della nostra forza. Ci rialzeremo».
L’occasione è subito la gara contro la Fiorentina. Una gara da osservare molto attentamente, per vedere se questa sconfitta avrà ripercussioni o se Inzaghi sarà stato bravo a scrollarla da dosso dalla sua squadra.

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