Roma, il gioco delle alleanze

Roma, il gioco delle alleanze

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Tiago Pinto è un nome a sorpresa. Non soltanto per i media e i tifosi. Ma anche per la maggior parte degli addetti ai lavori che si rapportano quotidianamente con Trigoria. Agenti, intermediari, in alcuni casi anche direttori sportivi che frequentano la serie A, interpellati nella giornata di ieri, hanno confidato off record di non aver avuto mai modo di interfacciarsi con il nuovo dg romanista.

Come riporta il Messaggero, inevitabilmente il suo arrivo a Trigoria cambierà alcuni equilibri, interni ed esterni. Non è un mistero che negli ultimi anni la Roma, oltre ad avvalersi della collaborazione di due agenti molto vicini al Ceo Fienga, si sia appoggiata spesso e volentieri a Raiola. Pinto invece chiama Mendes. Basta andare a vedere l’influenza della GestiFute, società di procure calcistiche, nelle operazioni in entrata e uscita del Benfica dove direttamente o indirettamente c’è sempre lo zampino del potente manager portoghese. Inevitabile che un legame così solido, costruito nei tre anni di direzione a Lisbona, Pinto lo manterrà e trasferirà anche a Trigoria. E in questo contesto, appare difficile all’orizzonte una convivenza – seppur esterna – tra Mendes e Raiola.

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