Roma, il gioco si fa duro, più fatica. «Lavoro per la resistenza»

Roma, il gioco si fa duro, più fatica. «Lavoro per la resistenza»

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Fonseca e il suo staff hanno deciso di intensificare il lavoro che i giocatori stanno svolgono da casa, almeno per i prossimi 15 giorni. Come riferisce la Gazzetta dello sport, un modo per mantenere la condizione ma anche per cercare di farsi trovare il più pronti possibile al momento della ripresa degli allenamenti veri e propri. Tra domani e mercoledì i giocatori riceveranno a casa i medici per completare visite e tamponi necessari prima del rientro a Trigoria. «Allenarsi con una bicicletta – ha sottolineato il preparatore della Roma, Nuno Romano – è completamente diverso da correre o dalle specificità di un allenamento sul campo, come tirare in porta, scattare, o fare azioni ad alta intensità che adesso bisogna cercare di replicare in un appartamento o in una casa o su una bici. Bisogna mantenere la capacità di resistere nel tempo svolgendo azioni ad alta intensità, non è semplice e bisogna lavorarci». I giocatori vengono controllati quasi quotidianamente dal punto di vista alimentare, non è possibile utilizzare un gps non potendo correre, ma la tecnologia viene comunque in soccorso dello staff di Fonseca: ad ogni atleta viene monitorata la frequenza cardiaca attraverso una «lan»che va direttamente su icloud. Ogni calciatore è chiamato a dire, da zero a dieci, quanto per lui sia stato difficile l’allenamento, le sedute di fisioterapia sono personali e quasi sempre via FaceTime, mentre il pranzo è fissato per tutti alla stessa ora.

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