FOCUS CGR – La Roma dopo la vittoria, si spera rigenerante, nel derby, riapre il capitolo Champions alla ricerca dei primi tre punti stagionali, dopo la sconfitta a Madrid, contro il Viktoria Plzen. I giallorossi hanno già incontrato il club ceco due anni fa in Europa League: all’andata a Plzen il match terminò 1-1, al ritorno la vittoria per 4-1 grazie ad una straordinaria tripletta di Edin Dzeko, in una stagione poi chiusa con 39 gol complessivi e la vittoria del titolo di capocannoniere sia in Europa sia in Serie A.
Nelle gare casalinghe in Champions da quando Eusebio Di Francesco, la Roma ha un ruolino di marcia straordinario: 1 pareggio contro l’Atletico Madrid, 5 vittorie consecutive contro Chelsea, Qarabag, Shakthar Donetsk, Barcellona e Liverpool, con soli 2 gol subiti e ben 12 realizzati.
Quello col Plzen sarà il terzo incrocio in Europa con una squadra della Repubblica Ceca per la Roma: oltre al precedente del 2016, ce n’è un altro dolorosissimo per i tifosi giallorossi che risale alla stagione 1995-1996, nei quarti di Coppa Uefa, quando la Roma di Mazzone sfidò lo Slavia Praga e vinse per 3-1, ma non bastò per passare il turno. In quella serata, tipicamente romanista, Giuseppe Giannini realizzò la sua ultima rete in giallorosso dopo oltre quindici anni di militanza.
Il Viktoria Plzen, allenato da Pavel Vrba, attualmente dopo 10 giornate è testa al campionato ceco con 24 punti al pari proprio dello Slavia Praga. 4-2-3-1 che fa dell’intensità e della velocità d’esecuzione le principali caratteristiche di una squadra non giovanissima. L’età media della rosa del Viktoria è pari a 29 anni. Il miglior calciatore – come affermato da Di Francesco in conferenza stampa – Michael Krmencik: 25 anni, 11 partite e 9 gol complessivi, di cui 2 all’esordio in Champions contro il CSKA Mosca.
