Roma incorona Totti. “The King is not dead”

Roma incorona Totti. “The King is not dead”

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REPUBBLICA.IT (F. FERRAZZA) – I romanisti celebrano il loro Re. Che non è morto, per carità, e non ha neanche alcuna intenzione di abdicare. Non solo una questione di record personali, i tifosi si riconoscono solamente in Francesco Totti, l’unico che all’interno di una stagione disastrosa riesce a regalare un senso di appartenenza. E fin dal fischio d’inizio di Bari-Roma sul web impazzano slogan, gli stessi che il numero dieci da sempre ama immortalare sulle magliette celebrative. “The King of Rome is no dead” è ormai un cult, che riporta a tantissime altre frasi diventate storia. “200 volte solo con te”, quando superò la soglia dei gol, ma a anche “Sei Unica” per la moglie Ilary”, o “Vi ho purgato ancora” riferito ai gol alla Lazio.

“Rivolgo a Francesco Totti i miei più sentiti complimenti per l’importante traguardo raggiunto – l’omaggio di Alemanno – solo due anni fa lo abbiamo premiato in Campidoglio per aver eguagliato, con la maglia della Roma, il record di reti segnate con la stessa casacca che apparteneva a Giampiero Boniperti. Siamo lieti di avergli portato fortuna: i suoi 206 gol rappresentano una pietra miliare per il calcio italiano, sempre più alla ricerca di bandiere e di esempi positivi. Mi auguro che Totti possa continuare a scalare la classifica dei migliori bomber italiani di sempre e a regalarsi grandi soddisfazioni”.

Entusiasta anche Carlo Mazzone: “Sono felicissimo perché Francesco era sottoposto ad un accanimento che da fuori non sono mai riuscito a spiegarmi. Io sono un privilegiato – dice il tecnico romano – perché ho avuto la fortuna di vedere il primo gol in Serie A di Totti e di vivere il culmine della fantastica carriera di Roberto Baggio – continua Mazzone – Mi piacerebbe moltissimo fare una cena insieme a tutti e due e ricordare i loro gol. Se avessi potuto allenarli insieme nella stessa squadra, avrei vinto moltissimo e sicuramente non mi sarebbero caduti tutti i capelli”.

Bruciato Baggio, ora da superare in classifica c’è Altafini, distante dieci lunghezze con le sue 216 reti. Il brasiliano non sembra aver però preso troppo bene la scalata del romanista. “Mi dispiace un po’ per Baggio. È da vedere se riuscirà ad eguagliarmi. Se ho paura di essere superato? Io non ho paura di nessuno, ho rammarico perché ho giocato un anno in Brasile e negli ultimi anni alla Juve entravo sempre dopo. Non è una giustificazione, ma avrei fatto più gol. Certo, Totti e Baggio nei loro gol sono partiti più da lontano, mentre io ero centravanti puro. Ma io di rigori ne ho tirati solo 14 mentre sia Baggio che Totti più di 70… Chi è più forte tra i due? Tutti e due sono fortissimi, ma Baggio faceva l’80% di gol bellissimi. Comunque tanti auguri e complimenti a Totti. Se mi raggiungerà? Penso di si, anche perché io ho giocato fino a 33 anni, lui giocherà di più”. Non sembra propriamente un augurio, ma Francesco ha ormai la forza per non curarsene.

E i tifosi tifano per lui, augurandogli l’improbabile impresa di agganciare anche Piola, marcatore di sempre a 274 gol. Sognare non costa nulla, e di questi tempi per i romanisti Totti è davvero una luce nell’oscurità di un gruppo da rifondare.

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