Il centrocampista della Roma, Seydou Keita, è stato intervistato da Roma Radio in previsione della sfida di Champions contro il Real Madrid. Queste le sue parole:
Che sensazioni hai su questo momento della Roma?
“È un buon momento per la società e per la squadra. Anche per i tifosi in realtà, quando vinci le piccole cose si aggiustano”
C’è uno spirito nuovo?
“Un nuovo allenatore porta sempre una nuova mentalità. Se si cambia è perché qualcosa non va; ora è cambiata la testa, la fiducia. Stiamo migliorando e la strada è quella giusta. Se continuiamo possiamo fare bene”
Cosa è cambiato per te?
“Io e De Rossi giochiamo un calcio diverso ora, ma se ognuno fa bene per sé fa bene anche per gli altri. Il mister chiede a tutti la stessa cosa, ognuno deve mettersi a disposizione per la squadra. Tutti i palloni del centrocampo devono passare dai miei piedi, ma non sempre questo è possibile. Mi nomina spesso per questa cosa, e non capisco in campo se ce l’abbia con me o meno (ride ndr)”
Il Real?
“Sono partite importanti. A Barcellona è come un derby e li ho affrontati tantissime volte. Per batterli serve fiducia e una grande preparazione della partita insieme all’allenatore. Sarà difficile, ma non impossibile”
Le tue parole sui tifosi?
“Io ho sempre portato rispetto per i tifosi. Se le cose vanno male è perché i giocatori non sono al livello, e i tifosi è giusto che fischino. Però questo non aiuta, La Roma mi paga per giocare e loro pagano per vederci, è giusto che ci fischino. Quando parlo solitamente rifletto e non devono trasformare le mie parole. Il mio rispetto verso di loro è lo stesso di quello di Totti o De Rossi”
Il futuro?
“Voglio aiutare gli altri, ma non facendo l’allenatore. Il calcio può aiutare, in particolare chi non ha niente”
