Le pagelle di Roma-Lazio 2-0 a cura di Francesco Oddo Casano per la redazione di Corrieregiallorosso.com:
Fuzato 7 – Non sarà il futuro Alisson, ma fa le cose giuste, da onesto mestierante: nessun errore con i piedi, due grandi interventi con le mani. Insomma un portiere normale, a cui non eravamo più abituati
Karsdorp 7 – Due chiusure decisive nel primo tempo a salvare compagni e risultato, una marea di discese sulla fascia, che fanno nascere il dubbio abbia le ruote sotto i piedi. Generoso e combattente, un gran terzino
Mancini 6,5 – Gestisce la profondità senza affanni, non concedendo mai spazi e opportunità agli attaccanti biancocelesti per colpire. Dominante
Ibanez 6 – Gioca con autorevolezza fino alla mezz’ora quando prima di fermarsi per l’ennesimo stop muscolare di questa maledetta annata, regala a Milinkovic una palla d’oro da servire in mezzo per il vantaggio biancoceleste sventato poi da Fuzato.
Bruno Peres 6 – Tecnicamente palla tra i piedi è un calciatore che a tratti può dire ancora la sua, senza la sfera sotto controllo sbaglia movimenti di una banalità incredibile ed esce perché a rischio espulsione
Darboe 7,5 – Venti giorni da incorniciare e raccontare ai nipoti: esordio europeo in una semifinale contro lo United, esordio a San Siro contro l’Inter e prima assoluta in un derby. La bellezza di questo ragazzo è che sembra giocare al parco con gli amici, con quella spensieratezza, intelligenza e calma olimpica che dipingono un futuro meraviglioso. Merita la palma del migliore e il coraggio di proseguire ad investire sulle sue qualità
Cristante 6,5 – Giostra da mezzala e da mediano allungando e accorciando con grande astuzia. Fa sentire la presenza a centrocampo con la giusta fisicità
Mkhitaryan 7 – Decisivo a dir poco, l’armeno aumenta il suo score personale segnando alla prima occasione utile. Partita di un sacricio straordinario in un ruolo quasi da mezzala a schermare le linee di passaggio di Luis Alberto. Secondo tempo sempre nel vivo del gioco, calciatore che la Roma dovrebbe cercare di trattenere a tutti i costi
Pellegrini 6 – Partita complicata per il capitano della Roma, che ci mette orgoglio e ardore in fase difensiva, ma pochissimi spunti in zona offensivi
El Shaarawy 6 – Diligente nella trequarti romanista, sempre pronto a supportare il terzino di turno – Peres o Santon – che ha un brutto cliente come Lazzari. Poco lucido negli ultimi 20 metri
Dzeko 7 – Partita gigantesca del nove giallorosso, che combatte come un leone a trequarti e apre la partita con una giocata fantastica sul fondo che permette a Mkhitaryan di insaccare il vantaggio. Nella ripresa sfiora più volte la gioia personale.
Fonseca 6,5 – Preparazione tattica perfetta del match, con una fase difensiva accorta, compatta e con l’idea di non concedere mai la profondità agli avversari. Una gioia al termine di un percorso costellato da tante cadute contro le grandi, che per la modalità con cui è arrivata, aumenta paradossalmente il rammarico di non aver visto una fase difensiva così in precedenza.
Sost.
Kumbulla 6,5 – Ingresso di sostanza del giovane centrale albanese che conferisce maggiore solidità al reparto arretrato rispetto al brasiliano. Quando c’è da spazzare, Kumbulla bada al sodo
Santon 6 – Entra e dà sostanza alla fase difensiva, non concedendo mai a Lazzari lo spazio per far male
Villar 6 – Subentra dalla panchina, con grande personalità e qualità. Negli spazi, il mezzo metro in più gli offre la possibilità di concedersi lussi che ricordano il miglior Villar
Pedro 6,5 – Entra come una furia e spacca la partita con un tiro a giro in salsa barcelonista che mette in ghiaccio la vittoria
Mayoral sv