Roma, ‘mal di corner’: giallorossi primi in A per angoli a favore....

Roma, ‘mal di corner’: giallorossi primi in A per angoli a favore. 5 reti nel girone d’andata, 1 sola nel girone di ritorno

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FOCUS CGR – I calci piazzati, soprattutto nel calcio moderno, sono divenuti un’arma fondamentale per trovare la via della rete. Diversi studi statistici a livello europeo, dimostrano un sensibile aumento di gol realizzati attraverso calci d’angoli e calci di punizione, battuti nella trequarti offensiva. Schemi, marcature a zone o a uomo, ricerca di spazi e conclusioni volanti. Gli allenatori studiano, attraverso l’ausilio dei propri collaboratori, le soluzioni migliori per sorprendere gli avversari e allo stesso cercare di non subire, la differenza però poi la fanno sempre i calciatori: avere degli ottimi saltatori e dei singoli tecnicamente bravi a piazzare il pallone in area con la giusta precisione.

Nel travagliato 2020 giallorosso, la Roma ha mostrato diverse crepe di natura tecnico-tattica, aspetti su cui è doveroso riflettere e lavorare in vista di questo finale di stagione e della prossima. Contro Atalanta, Inter e Fiorentina, la squadra di Fonseca ha subito tre reti praticamente identiche da Palomino, Milenkovic e De Vrij. Angoli battuti con traiettorie ad uscire sul secondo palo, marcatura non irreprensibile e colpo di testa quasi a botta sicura. “Dobbiamo correggere questo errore – ha detto il tecnico lusitano al termine del match vinto contro i viola due giorni fa – ma in questa fase non abbiamo molto tempo per allenarci”. Il problema non sembra esser tanto la scelta di una marcatura a zona o a uomo, quanto la capacità di reggere fisicamente l’impatto con l’uomo in alcune porzioni nevralgiche dell’area di rigore. Per quanto concerne gli angoli a favore, la squadra giallorossa nella prima parte di stagione aveva trovato una certa pericolosità e regolarità di reti segnate. Sono 253 i corner battuti dalla Roma in questo campionato, prima squadra in Serie A in questa particolare classifica. 138 nel girone d’andata con 5 reti all’attivo (Cristante vs Sassuolo, Dzeko vs Milan, Smalling vs Udinese e Brescia, Dzeko vs Brecia) più una rete siglata da Zaniolo in Europa League contro il Borussia Moenchengladbach. Alla battuta in genere Pellegrini o Veretout, raramente Kolarov.

Nel girone di ritorno però questa discreta produzione offensiva ha subito una brusca frenata. Sui 115 corner battuti dalla 20° giornata ad oggi, solo una rete siglata: Fazio a Brescia dopo un rimpallo della sfera sul corpo di un avversario. Numeri che Fonseca e lo staff dovranno analizzare per capire quali aspetti del meccanismo di aggressione alla porta avversaria si sono, evidentemente, inceppati. Sono state diverse le occasioni sciupate nelle ultime sfide post lockdown: almeno quattro nitide da Gianluca Mancini (autore di diverse reti con l’Atalanta in questo particolare frangente di gioco), un paio da Ibanez e altre da Smalling, Dzeko e Cristante. Segno che i saltatori ci sono, ma bisogna ritrovare quella cattiveria sotto porta che ha accompagnato la Roma nella prima parte della stagione.

 

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