Roma-Milan, SPALLETTI: “L’obiettivo è vincere domani. Totti out per influenza. Mercato? Non...

Roma-Milan, SPALLETTI: “L’obiettivo è vincere domani. Totti out per influenza. Mercato? Non legato a risultati. Montella valore aggiunto del Milan”

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Queste le dichiarazioni di Luciano Spalletti in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Milan:

“Peres ieri ha fatto differenziato per il trauma contusivo alla coscia sinistra, oggi torna in gruppo ed è tutto apposto. Strootman e Vermaelen sono in gruppo. Florenzi, Salah e Paredes come al solito. Totti ha un virus intestinale ed ha la febbre alta. E’ impossibile recuperarlo per domani per come ha preso questo virus”.

Quanto è stato difficile preparare la gara di domani dopo il derby?
“Io faccio sempre un discorso diverso: il nostro campionato è uguale, è tutto difficile, le partite si possono giudicare dopo un certo periodo, sono tutte difficili, abbiamo lasciato punti per strada che non dovevamo lasciare, poi siamo andati a riprenderli contro squadre veramente toste. Quello che diventa fondamentale è che si possiede solo il presente, non bisogna guarda indietro e guarda troppo al futuro. Bisogna sfruttare il massimo dal presente, quando si organizza un lavoro il momento è ora, è quello che vivi, se riusciamo a vivere sempre nel presente tutto è più facile in funzione dell’obiettivo e risultato finali, vivendo più intensamente la propria professione. Noi dobbiamo dare peso a tutte le partite allo stesso modo, non andare a rivangare sul passato o guardare tra un mese, nel calcio il momento è ora, questo va sfruttato”

Montella ha detto che leverebbe Spalletti alla Roma, lei al Milan chi toglierebbe?
“E’ Montella, perchè Roma è casa sua, conosce bene tutto, ci tornerà da allenatore sicuramente e sarà un bel allenatore per la Roma, perchè sarà un grande allenatore. Parlandoci chiaro, è vero che la Roma è stata costruita per vincere, mentre il Milan non è stato costruire per vincere questo evidenzia il vero valore degli allenatore, io sto facendo una cosa normale, lui straordinaria, tra i due quello forte è lui, ho letto che mi ha perdonato e mi fa piacere. D’altronde è più facile capire i genitore quando lo si diventa, c’ha già quei due o tre che lo perdoneranno in futuro”

Qual è il pregio tattico del Milan?
“Lui ha un suo marchio, da allenatore, quello della gestione della palla, il saper essere squadra, passare sempre per il collettivo, un po’ di quello che aveva bisogno quando giocava, lui non aveva bisogno della ripartenza, della palla lunga, aveva bisogno della squadra che palleggiava posizionandosi nella metà campo avversaria, che fraseggiava con lui e quando arrivava il momento faceva tutto da solo. Riporta ora il suo marchio da giocatore, la ripidità, la velocità di pensiero, era sveltissimo con i piedi e lo è con la mente, come allenatore, era astuto come giocatore, aveva tre o quattro cose che faceva talmente bene che gli avversari, pur sapendolo, non sapevano arginarlo. Non sarà facile da togliergli queste qualità, sarà una partita bellissima, perchè entrambe le squadre hanno l’obiettivo di fare la partita e tutte e due le squadre possono vincere”

Strootman come ha gestito questa vicenda della squalifica poi annullata?
“E’ già andato via tutto, nel senso che noi per quanto riguarda i derby abbiamo già dato nel 2016, ne riparleremo nel 2017, se proprio dobbiamo riguardare qualcosa è il guantone di Angelo Peruzzi che ha aiutato Inzaghi a fare una squadra di livello, ne riparleremo l’anno prossimo di Derby, a noi interessa la partita di domani sera, le attenzioni sono tutte su questo, si va oltre”

In che misura la partita di domani definirà l’anti-Juve?
“Noi vogliamo essere la squadra che ha vinto contro il Milan, non l’anti-Juve, con la Juve ci si gioca dopo, se ne riparlerà da martedì. Domani ci può succedere di tutto, non si sa dopodomani quello che sarà, inutile poi soffermarsi sul passato. Diventa fondamentale per la nostra classifica, per la nostra identità, per quelli che sono i nostri obiettivi di questi due giorni, vincere contro il Milan, siamo costruiti per vincere le partite poi si vedrà che scenario si apre. Parlare dei futuri avversari non ha senso se non fai bene nel presente, bisogna fare passi corretti oggi per dare seguito ai passi successivi, vincere contro il Milan assolutamente ora”

L’Olimpico torna pieno con oltre 40 mila spettatori. Roma-Milan spot per il calcio italiano?
“Si può esserlo, come la gara vinta oggi dal Napoli contro il Cagliari, le partite che si vedono in questo periodo dicono che ci sono tante pretendenti per l’alta classifica, è corretto dire che il nostro calcio è in crescita e quella di domani sera sarà una bella partita”

La Roma di quest’anno ha guadagnato 43 kili e 39 centimetri rispetto a quella dello scorso anno, quindi è una Roma più fisica. Le piace di più di quella dello scorso anno?
“E’ più completa una squadra con più fisicità, il fatto di arrivare a certi obiettivi, pur giocando in velocità con palla a terra è un valore in più, ma la fisicità ti da molto, le palle inattive decidono molti risultati nel calcio di oggi, la fisicità ti fa sopperire alla qualità tecnica dell’avversario, vanno bene tutte le strade da percorrere. Se riesci a mettere più componenti dentro le qualità ci sono dei vantaggi. Quest’anno la cosa che è più evidente rispetto allo scorso anno è la presenza di Dzeko, quando ho parlato con lui, così come con gli altri ho un buonissimo rapporto con tutti i ragazzi, a volte bisogna confrontarsi in maniera corretta, gli ho sempre detto che la mia Roma la vedevo con lui al centro del progetto, lui mi diceva di essere un calciatore diverso dal canovaccio tecnico dello scorso anno, il che non è vero perchè lui ha qualità tecniche, io gli ho sempre detto che vedevo la mia Roma con una prima punta fisica, oggi siamo un po’ più lunghi rispetto allo scorso anno, ma la preferisco così, con un po’ di fisicità, perchè si hanno più soluzioni, soprattutto quando la partita si incasina sul piano tattico, sul piano della qualità del campo, come successo contro l’Astra Giurgiu, difficile risolvere la partita senza fisicità, con un campo rovinato come quello di Bucarest. Ci sono squadre che hanno meno qualità tecniche, che portano a casa risultati con lo strapotere fisico, con la giocata individuale in area”

Miglior attacco della Roma, con più del doppio dei gol segnati nel secondo tempo, è una caratteristica della squadra, una sua idea di calcio tesa ad aspettare per colpire nella ripresa?
“No non c’è una ragione precisa, anzi preferirei il contrario andando in vantaggio subito e gestendo il risultato di vantaggio, perchè gli avversari sono costretti ad aprirsi. Ci è successo e non siamo riusciti a gestire, a volte non abbiamo ancora l’identità forte di aprire il risultato e fare nostra la gara. Abbiamo questa possibilità, ma non l’abbiamo ancora modella bene. Ci arriveremo il prima possibile”

Questi due big match definiranno anche il tipo di mercato da fare a gennaio?
“Io penso che la Roma non sia legata al risultato delle partite, la Roma come ricerca, come obiettivo è quello di migliorarsi sempre, cercando di essere sempre più forte, per cui si lavorerà per crescere a prescindere. Se si perde una partita, non si smonta mica la piscina, il Presidente sta mettendo in pratica le sue intenzioni espresse quando è venuto, di lavori ne ha fatti tanti, tutti quelli che saranno chiamati ad operare in funzione della Roma, daranno il meglio in questo mercato per avere una Roma sempre più forte”

Roma costruita per vincere?
“Lo dicono a tutti, lo dicono a noi e agli altri, è un giochino che poi porta però solo una a vincere su quattro-cinque, comunque lo ha detto Montella”

Chi è la favorita domani sera?
“Noi, siamo noi, si gioca in casa, siamo costruiti per vincere e loro no”

Dopo 10 giorni Salah come sta?
“Io se recupera visto quello che mi è successo con Francesco ieri, lo porto anche domani sera, non mi rassegno per niente a niente, noi abbiamo una partita fondamentale, dove ci vorrebbero tutte le forze, quelle che mi crescono in mano da qui alla gara le metto tutte a disposizione della Roma”

 

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