Roma, non resta che Gerson

Roma, non resta che Gerson

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Corriere della Sera (G.Piacentini) – Senza Nainggolan e Pellegrini squalificati, con Gonalons infortunato e Daniele De Rossi che sta lavorando per esserci, ma per il quale una decisione sarà presa solamente in extremis, uno dei (pochi) punti fermi di Eusebio Di Francesco per la gara contro il Benevento di domenica sera è il brasiliano Gerson. L’ex oggetto misterioso, sta diventando con il passare del tempo un prezioso jolly per il tecnico abruzzese, che finora lo ha utilizzato in varie zone del campo. Nelle 18 gare (o spezzoni) fin qui disputati, il brasiliano ha svolto più di un ruolo: esterno alto a destra, posizione in cui è riuscito a realizzare una doppietta contro la Fiorentina e in cui non ha affatto sfigurato a Londra contro il Chelsea; intermedio di centrocampo, esterno alto a sinistra, ma anche centrocampista destro nel 4-4-1 della Roma, in inferiorità numerica a causa dell’espulsione di Pellegrini (il d.s. Monchi a breve incontrerà il suo agente per aumentare l’entità della clausola rescissoria sul suo contratto), nel finale della gara di Verona, domenica scorsa.

Contro il Benevento il suo percorso tattico potrebbe subire una nuova evoluzione: a seconda delle condizioni di De Rossi (ieri si è allenato a parte), infatti, Gerson potrebbe essere utilizzato da Di Francesco in più posizioni. Con il capitano in campo, nel 4-2-3-1 giocherebbe sulla linea dei trequartisti, centrale alle spalle di Dzeko o esterno a destra, anche se pare improbabile una rinuncia al turco Cengiz, uno dei più in forma in questo periodo. Senza De Rossi, giocherebbe al fianco di Strootman come schermo davanti alla difesa. Rispetto ad un anno fa, quando con Spalletti era finito in panchina senza alcuna possibilità di scendere in campo anche quando gli uomini erano contati, Gerson oggi è un calciatore nuovo. Magari non ancora quel campione che la Romaimmaginava quando lo ha strappato a suon di milioni (19) al Barcellona che aveva già raggiunto un accordo col Fluminense, ma sicuramente un calciatore che in giallorosso ci può stare.

Anche per questo negli ultimi giorni del mercato di gennaio, il d.s. Monchi ha rifiutato la proposta di prestito arrivata da una formazione di serie A, anche su richiesta di Di Francesco. Il tecnico sta avendo un ruolo decisivo nella sua crescita tattica, mentre la sua famiglia (ha una compagna e una figlia piccola) e i brasiliani della rosa giallorossa lo stanno aiutando a crescere fuori dal campo. E i risultati si vedono.

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