Roma, per la panchina tutte le strade portano ad Allegri

Roma, per la panchina tutte le strade portano ad Allegri

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BALDINI E SABATINI 1Nonostante in casa giallorossa, nel corso delle ultime settimane, l’attenzione fosse rivolta in maniera preponderante alla trattativa tra il consorzio americano e il sig. Al Qaddumi (perchè chiamarlo ancora sceicco sarebbe irriverente per chi lo è realmente) poi fallita miseramente, i dirigenti dell’area tecnica stanno lavorando sotto traccia per scegliere il nuovo allenatore in vista della prossima stagione.

Un vero e proprio rebus, un rompicapo per il duo Sabatini-Baldini, complicato ulteriormente dal pensiero fisso di non poter permettersi di sbagliare ancora, dopo il naufragio dell’utopia Asturiana e l’esonero inevitabile dell’integralista Zeman.

La scelta questa volta, dopo i tentativi di rivoluzione calcistica falliti nei meandri dell’anonimato, sarà dettata certamente dalla “normalità”.

Con Aurelio Andreazzoli, la dirigenza ha deciso di rivedere le proprie strategie, affidando la squadra ad un traghettatore che potesse restituire serenità ad un gruppo in preda ad una crisi isterica nelle ultime apparizioni sotto l’egida di Zeman, e magari in grado di poter centrare un obiettivo europeo e provare a vincere la Coppa Italia.

Difficilmente la società, costretta a dover ripartire dal punto di visto tecnico per il terzo anno consecutivo, potrà attendere i risultati finali di Andreazzoli per scegliere se riconfermarlo alla guida della prima squadra, nonostante i dirigenti abbiano apprezzato, cosi come i giocatori, la bontà del lavoro svolto finora dall’ex tattico di Spalletti ma soprattutto la sua capacità di relazionarsi con il gruppo.  Ad Aurelio sarà quasi certamente proposto un ruolo simile a quello svolto da Tassotti al Milan da oltre 15 anni: un secondo allenatore, che possa rappresentare un punto di riferimento per la squadra in campo ma soprattutto fuori dal campo nel rapporto anche con la società, un uomo al quale affidarsi per qualsiasi esigenza tecnica e facente parte dello staff giallorosso a prescindere da chi sia l’allenatore in prima.

In cima alla lista dei desideri della Roma, e in particolar modo di Franco Baldini, non è più un segreto che ci sia Massimiliano Allegri.

Secondo quanto risulta alla redazione di Radio Manà Sport, la Roma avrebbe già proposto ad Allegri un pre-accordo sulla base di un biennale a 2,5 milioni di euro più i premi, con opzione per il terzo anno. Allegri è affascinato dal progetto Roma, ritiene la rosa giallorossa di primissimo livello e agli amici più stretti avrebbe confidato già da tempo la sua volontà di venire nella Capitale, perchè intrigato dalle prestazioni di alcuni giovani talenti come Marcos e Lamela.

L’attuale tecnico rossonero, rispetto ai valori assoluti della squadra, ritiene scandalosa la posizione di classifica anonima che la Roma occupa attualmente e nonostante la straordinaria rimonta in campionato con il  Milan, potrebbero incidere sulla scelta finale dell’ex tecnico cagliaritano i rapporti conflittuali con il Presidente Berlusconi, che si è espresso in maniera negativa più volte sul conto del suo allenatore, oltre alla brutta figura rimediata al Camp Nou contro il Barcellona, umiliazione europea che potrebbe aver segnato in maniera definitiva il destino del tecnico livornese.

Nonostante le smentite di rito in quel di Milanello, già comincia a circolare il nome del possibile sostituto di Allegri : quel Roberto Donadoni,  che risponde pienamente all’identikit dell’allenatore/ex giocatore rossonero nel pieno rispetto della tradizione “familiare”  voluta fortemente dal presidente Berlusconi.

Allegri porterebbe a Roma tutto il suo staff, ma nel caso in cui la trattativa non dovesse concretizzarsi la Roma avrebbe già pronti alcuni nomi che però ad oggi rappresenterebbero più delle affascinanti scommesse che delle certezze assolute: Eusebio Di Francesco che sta conquistando il campionato di Serie B con il Sassuolo e Stefano Pioli, tecnico ammirato fortemente da Walter Sabatini, che con il Bologna ha mostrato nelle ultime due stagioni un’ottima qualità di gioco abbinata a risultati importanti.

 

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