Roma, per l’Europa resta solo il derby: «Mancata la qualità»

Roma, per l’Europa resta solo il derby: «Mancata la qualità»

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ANDREAZZOLICORRIERE DELLA SERA – G. PIACENTINI – Ora lo certifica anche la classifica: l’eventuale qualificazione per la prossima Europa League della Roma potrà arrivare solamente dalla Coppa Italia. Dopo il pareggio 0-0 a San Siro, infatti, per la formazione giallorossa è impossibile raggiungere il quinto posto dell’Udinese. Eppure l’occasione di espugnare il «Meazza» si era presentata con le sembianze del cartellino rosso estratto da Rocchi nei confronti di Muntari, che ha costretto il Milan a giocare in inferiorità numerica per tutto il secondo il tempo. La Roma, però, non ha saputo coglierla e si ritrova, per l’ennesima volta, a rammaricarsi per l’occasione persa. Sulla gara pesa un rigore solare non concesso dall’arbitro nel secondo tempo per un fallo di Constant su Lamela.

Andreazzoli però non cerca alibi. «I calciatori – le sue parole – dicono che era rigore nettissimo, rivedendolo in televisione sembra che abbiano ragione. Il quinto arbitro era posizionato bene, ma è meglio non commentare queste situazioni di gioco». Alla formazione giallorossa è mancata un po’ di cattiveria in attacco. «Ci è mancata un po’ di qualità per poter chiudere la partita. Siamo stati bravi nel primo tempo e non nel secondo, quando avremmo dovuto essere molto più fluidi e con le idee più chiare. Anche nel primo tempo però ci è mancata la qualità, abbiamo avuto difficoltà ad esprimerci nei momenti importanti: non siamo riusciti a sfruttare cinque o sei occasioni. Mi sono divertito molto per una gara tra due squadre che si sono date battaglia e volevano vincere. La classifica dice che ci sono dieci punti di distacco, ma io credo che siamo sullo stesso livello anche se loro sono più squadra. Mi è dispiaciuto per l’espulsione di Muntari perché avrei preferito poter giocare tutta la partita nelle condizioni del primo tempo: per noi quella col Milan e con il Napoli sono gare propedeutiche in vista della finale di Coppa Italia e avrei preferito che fosse stata più probante, anche rischiando di perderla».

Il campionato di Totti è finito dopo la manata a Mexes. «Con Philippe sono amici, forse non si è nemmeno reso conto che fosse lui in quel momento. Probabilmente si era innervosito per un paio di falli subiti». Ora al tecnico giallorosso rimane la Coppa Italia, anche se il suo futuro da capo allenatore sembra segnato. «Il mio futuro è alla Roma ed è chiarissimo. La società mi ha chiesto un intervento e l’ho fatto con molta partecipazione insieme ai miei collaboratori e con discreto successo. Speriamo di poterlo completare con la vittoria della Coppa Italia ma la società deciderà tranquillamente quello che vuole fare».

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