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Roma, pugno duro con i ‘dissidenti’: ecco le decisioni del club su Nzonzi, Santon e Fazio

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Sono rimasti in tre: Santon, Fazio e Nzonzi. Il lascito di Monchi e delle scriteriate campagne acquisto del biennio tra il 2017 e il 2019, hanno portato Tiago Pinto ad operare una vera e propria rivoluzione in termini di cessioni. Il capitolo esuberi vive ancora di tre protagonisti che complessivamente hanno un peso non indifferente sul bilancio giallorosso. Solo il centrocampista francese tra ammortamento e ingaggio lordo costerà alla Roma circa 13 milioni in questa annualità. Tanti, troppi. Per questo il GM giallorosso ha deciso – di concerto con la società – di operare una drastica decisione.

Come riferisce calciomercato.com, il trio di “ribelli” non sarà reintegrato in prima squadra e con loro non sarà discussa alcuna rescissione. Tantomeno una buonuscita. Pastore, infatti, pur ottenendo un ricco lasciapassare ha tenuto un comportamento di dialogo col club ed era disposto a partire gratis. Purtroppo nessun club lo ha cercato. Discorso diverso per Nzonzi, Santon e Fazio. Il francese (quasi 4 milioni di stipendio) ha detto no a diverse proposte: Benfica, Qatar, Lille. Il terzino (1,5 più bonus) ha ricevuto offerte last minute da Fulham e uno di serie A e già a gennaio aveva bloccato il trasferimento in Turchia. L’argentino (2,2)  ha rifiutato il Genoa e avviato una causa legale per il reintegro. Comportamenti ritenuti inaccettabili dalla Roma anche perché il club giallorosso si era detto disponibile a coprire eventuali differenze di stipendio.

Tiago Pinto proverà ancora a piazzarli in quei mercati che saranno aperti: dalla Turchia alla Russia passando per paesi arabi e Messico. Qualora non dovesse riuscirci il trio resterà ad allenarsi a Trigoria in disparte. Nessun reintegro è previsto, nemmeno in caso di infortuni dei giocatori della prima squadra.

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