Roma, RUDIGER: “Non esiste un passo successivo a livello di club. Inter?...

Roma, RUDIGER: “Non esiste un passo successivo a livello di club. Inter? Di queste se ne occupa mio fratello”

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Antonio Rudiger, difensore giallorosso, ha parlato al quotidiano tedesco Bild del suo futuro con la maglia della Roma e non solo. Queste le sue dichiarazioni: “Mondiale? Ho buone chance di andarci. Questo però dipenderà da me, devo continuare a dimostrare ciò che di buono ho fatto fin qui anche nella prossima stagione. Ora c’è la Confederations Cup. Certo non è il Mondiale o l’Europeo ma gioco comunque per la mia nazionale ed è un sogno che avevo fin da piccolo. La mia seconda nazionalità è il Sierra Leone. Se vedo i problemi che hanno lì non posso lamentarmi perché faccio un paio di settimane in meno di vacanza. Se in Serie A sono pronto al passo successivo? Non c’è un passo successivo a livello di club, solo personale perché devo continuare a migliorarmi. Ho letto delle voci che mi volevano all’Inter, ma sono solo chiacchiere da giornale. Ho delegato mio fratello di occuparsi di tutte queste cose in modo che io possa concentrarmi sulla coppa. Con Spalletti ho un buon rapporto, mi ha dato tanta fiducia anche dopo che mi ero rotto il crociato. Una volta il mio sogno era giocare nel Borussia Dortmund perché lì c’era mio fratello Sahr. Roma invece rappresenta qualcosa di speciale. La mia prima esperienza all’estero. C’è sempre bel tempo, si mangia bene e la città è stupenda da visitare, sebbene io non abbia molto tempo per farlo. Totti è una leggenda straordinaria, basta vedere cosa ha suscitato il suo addio allo stadio. Tutti piangevano. Io lo conoscevo solo alla playstation, poi me lo sono ritrovato di fianco ed è stato strano abituarsi. L’anno scorso abbiamo fatto bene per gran parte della stagione. In campionato abbiamo pagato qualche pareggio con le squadre piccole in trasferta, mentre in Coppa se sbagli una partita sei fuori e così è successo. La Serie A ha poco appeal perché gli stadi sono vecchi e il calcio è più lento. Ma non si può dire che non ci sia qualità e sopratutto c’è tanta tattica che ti fa andare avanti. Basta guardare la Juve in finale di Champions. I bianconeri sono davvero forti sia in Italia che in Europa. Non fanno risultati roboanti ma perdono pochissimi punti per strada perché hanno una mentalità vincente. Sono come il Bayern in Germania. Non sarà facile spezzare il loro dominio, però 4 punti di differenza non sono incolmabili. Per chi ho tifato il giorno della finale? Per nessuno, ero imparziale.”.

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