Roma, serata da supereroi: Batman Edin e Robin Zaniolo abbattono il Joker...

Roma, serata da supereroi: Batman Edin e Robin Zaniolo abbattono il Joker rossonero

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A BOTTA CALDA – Sventolava fiera, nello spicchio dei tifosi rossoneri all’Olimpico, la bandiera del Joker, storico nemico di Batman e simbolo del cuore del tifo milansita. Ma la Curva Sud, a pochi minuti dal fischio iniziale di Orsato, era stata chiara. “Tremate questa è Roma”. E Roma non è Gotham City, ma poco ci manca. Edin Dzeko, con la maschera, ha indossato i panni del supereroe perfetto. Un Batman fiero, capitano, leader tecnico, trascinatore. Il gol di testa lo ripaga del dolore e del fastidio di queste settimane, mancava il mantello, ma il bosniaco si attrezzerà. Se poi si aggiunge anche il fido aiutante Robin (Zaniolo), il destino del Joker (o del diavolo fate voi) rossonero, alla lunga è segnato, nella miglior tradizione del fumetto nato dal genio di Bob Kane e Bill Finger. La Roma di Dzeko e Zaniolo supera il Milan 2-1, riportando tre punti, entusiasmo e soprattutto una boccata d’ossigeno necessaria, dopo il clamoroso furto di coppa perpetrato da Collum e una serie quasi infinita di infortuni. La Roma di Fonseca, priva di 8 giocatori e con Florenzi non al 100%, attinge al fondo delle risorse di rosa e singoli, tirando fuori quel carattere che era mancato a Genova e che in generale manca alla Roma da più di un anno. Un’altra partita perfetta sul piano tattico e strategico, con l’equilibratore Mancini a fare da scudo ai due centrali, i due esterni più larghi pronti a sovrapporre, Veretout che corre per tre, Zaniolo e Perotti a supporto di Dzeko e ‘U Pastore’ ritrovato. Il rilancio dell’argentino è un altro piccolo, grande merito, ascrivibile al lavoro del tecnico lusitano, capace di rigenerarne gambe, pensieri e animo. L’ex Psg – che giostra nel ruolo di mezzala a tutto campo – sta ripagando la fiducia di Fonseca e questa sera, contro un Milan ordinato ma ancora malato nonostante l’avvicendamento tra Giampaolo e Pioli in panchina – ha sfoderato forse la miglior prestazione della sua tormentata esperienza romana, fatta di qualità, tocchi di classe, ma anche corsa, tanta corsa, sostanza, contrasti e un quasi gol negato da imprecisione e spalla di Donnarumma che ne avrebbe certificato il completo recupero. Un pensiero per il Robin-Zaniolo: la frecciatina di Capello a Sky ne ha certamente pungolato l’orgoglio visti i due gol consecutivi contro Gladbach e Milan. C’è da crescere ancora, ma quel bacio al simbolo della Roma sul petto vale tanto, per lui, per i tifosi, per quel senso d’appartenenza che va rigenerato, pezzo per pezzo, giorno dopo giorno, partita dopo partita, tutti insieme. Ora testa a Udine, sarebbe delittuoso fermarsi.

 

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