Roma, si cambia. Andreazzoli prova Destro con Osvaldo

Roma, si cambia. Andreazzoli prova Destro con Osvaldo

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destro_osvaldoCORRIERE DELLA SERA – L. VALDISERRI – Proseguire sull’onda dell’entusiasmo per la vittoria di sabato sera, contro la Fiorentina; non cadere nella superficialità che è costata punti pesanti nelle due partite teoricamente facili contro Palermo e Pescara; gestire al meglio un po’ di turnover in vista dello sprint finale in campionato — Milan e Napoli nelle ultime due giornate—e del derby di Coppa Italia che chiuderà la stagione. Roma-Chievo, anticipo del turno infrasettimanale, questa sera all’Olimpico, deve dare alcune risposte importanti ad Aurelio Andreazzoli.

I giallorossi, con lui, marciano a 2 punti di media a partita e, anche se non sempre il gioco è stato di qualità, il risultato è sicuramente migliore di quanto si potesse immaginare: «C’è differenza tra noi e la Juventus, ma non credo sia così marcata come dice la classifica. Lo stiamo dimostrando con i numeri. Di strada da fare ce n’è ancora parecchia, ma siamo contenti e faremo il possibile per migliorare ancora questa classifica. Però non sarà una partita facile. Ho l’abitudine di considerare molto gli avversari, al di là della classifica o del nome». Il pensiero torna, naturalmente, a Palermo e Pescara, terzultima in classifica e già retrocessa, contro le quali la Roma ha ottenuto un punto su sei disponibili: «Da quello che ho visto in allenamento mi aspetto una prestazione di alto livello, poi sarà la gara a doverlo confermare».

Con almeno tre punti in più la Roma sarebbe ancora in corsa anche per il terzo posto e i rapporti di forza tra Andreazzoli, Allegri e Mazzarri, guarda caso i nomi che sono stati fatti per la panchina dell’anno prossimo, sarebbero ben diversi da quelli attuali che vedono favoritissimo il tecnico rossonero: «Le mie possibilità di restare in panchina anche per la prossima stagione? Tutti gli allenatori sono legati ai risultati, forse anche troppo perché in qualsiasi ambito lavorativo sarebbe opportuno fare valutazioni a tutto tondo. Nello sport, però, il risultato domina su tutto e quindi bisogna dargli importanza. Io, comunque, mi preoccupo solo di fare meglio e di dare quella continuità che la squadra a volte ha dimostrato di non avere. Abbiamo fatto miglioramenti impressionanti. Lavoriamo e aspettiamo».

In porta dovrebbe giocare Lobont, nonostante la frattura del setto nasale subita a Firenze: «Non ho il minimo dubbio sulla sua determinazione a voler giocare. Gli faremo provare una mascherina protettiva, ma, conoscendolo, non so se la indosserà». Possibile il ritorno alla difesa a tre, magari con Piris al posto di Marquinhos, preservato per la sfida al Milan. Stesso discorso per i due diffidati —Lamela e Florenzi—destinati alla panchina. La sorpresa in attacco, con Totti trequartista dietro a Osvaldo e Destro. «Li abbiamo visti poco in campo insieme, ma io credo che possano farlo». Di sicuro Osvaldo ci sarà: «Quanto ho inciso sul suo recupero mentale e fisico? Moltissimo. Dopo Firenze non ho parlato con lui, mi ha abbracciato fortemente dopo la partita e non c’è stato bisogno di dire niente di particolare».

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