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Roma-Spezia 4-3, le pagelle di CGR: Pellegrini ‘cuore romanista’, Raffica Mayoral, Smalling-Pau da incubo

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Le pagelle di Roma-Spezia 4-3 a cura di Francesco Oddo Casano per la redazione di corrieregiallorosso.com:

Pau Lopez 5 – La settimana da incubo iniziata con l’espulsione contro lo Spezia, proseguita con il post Instagram che ha generato solo grandi polemiche, si è conclusa con un’altra prestazione da horror: erroraccio in occasione della prima rete dei liguri e un senso generale di insicurezza. Di passaggio

Kumbulla 5 – Fatica a ritrovare la forma della prima parte di stagione pre-Covid. Impreciso e in ritardo quasi sempre nei contrasti, per due volte viene bruciato nello stretto da Farias.

Smalling 4,5 – Il liscio nel finale rappresenta sin qui la sua sfortunata stagione. Da recuperare immediatamente per il bene della Roma

Ibanez 6 – Torna titolare dopo la serataccia del derby ed è l’unico, paradossalmente, a non dare la sensazione di avvertire la tensione del momento. Lucido in fase di impostazione e nel controllo di Gyasi

Karsdorp 7 – Corre su e giù come un treno, nel primo tempo scarsamente innescato dai suoi, nella ripresa pescato al momento giusto da Spinazzola per la prima rete in A. Continuità

Villar 6 – Marcato a uomo da un avversario, non trova quasi mai i varchi giusti per innescare i suoi in verticale. Affaticato, viene giustamente sostituito

Veretout 6,5 – Primo tempo in sordina, secondo rabbioso. Alza la linea del pressing e consente ai suoi di costruire una marea di occasioni da rete. Sfortunato a 10 minuti dal termine quando con un tiro-cross avrebbe potuto chiudere i giochi anzitempo. Insostituibile

Spinazzola 7 – Lascia da parte la versione sbiadita dell’ultimo periodo, tornando ad indossare i panni dell’ala a tratti scintillante degli ultimi mesi. Assist vincente per Karsdorp, altra palla preziosa messa dentro nel finale da cui scaturisce la rete della vittoria. Ritrovato

Pellegrini 8 – Cuore, capitano, orgoglio. Testa da romanista e voglia di prendersi sulle spalle l’intera causa giallorossa. L’esultanza finale è uno sfogo di rabbia e sentimenti, di un ragazzo che ci crede e che tiene, veramente, alla maglia che indossa. Un assist, un gol e una partita piena di contenuti tecnici. Leader

Perez 5,5 – Abulico, corpo estraneo e a tratti irritante, poi nella ripresa si scuote e costruisce più di un’opportunità da rete, fallendone però una sotto misura che grida vendetta

Mayoral 7,5 – Martedì aveva lasciato sul campo almeno tre gol fatti, tenuti in serbo per la sfida più delicata della stagione. Doppietta – la terza stagionale – che sa quasi di passaggio del testimone con Dzeko. Lo spagnolo c’è e non solo segna, ma gioca con il cuore

Fonseca 6,5 – La corsa finale, liberatoria è un mix di rabbia e voglia di non lasciare la panchina a nessuno. Prepara come può, tra mille polemiche, una partita che vede la Roma comunque meritare nel gioco i tre punti. Da rivedere la fase difensiva, ma oggi più che mai, contavano solo i tre punti

Sost.

Cristante 6
Peres 6,5
Diawara sv

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