Roma, stile football americano per gli allenamenti di Enrique

Roma, stile football americano per gli allenamenti di Enrique

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CORRIERE DELLA SERA (G. PIACENTINI) – Quando si è cominciato a parlare di Roma «americana» il pensiero di tutti è andato al merchandising, a stadi pieni e di proprietà, a un modello di sport, quello a stelle e strisce, vincente e da importare anche in Italia. Nessuno ha pensato che Luis Enrique prendesse ad esempio per la sua squadra uno dei capisaldi del football, e cioè quello degli allenamenti divisi per reparti. Nel football c’è una squadra che attacca, una che difende e una specializzata nelle azioni in cui si calcia la palla: un modello che il tecnico spagnolo sta provando a portare dentro Trigoria.

Ieri mattina allenamento «classico» per tutto il gruppo, nel pomeriggio la novità: convocati solo i difensori, due per ruolo compreso Taddei, sempre più esterno sinistro di difesa e sempre meno centrale di centrocampo. Rosi e Cicinho a destra, Taddei e Josè Angel a sinistra, Cassetti, Heinze, Juan e Burdisso centrali. Per gli esterni un lavoro specifico sulle proiezioni offensive: le prime amichevoli della Roma hanno evidenziato come i due terzini debbano saper offendere più che difendere, compito lasciato prevalentemente ai centrali, chiamati spesso ad un super lavoro. Luis Enrique, coadiuvato da Ivan De la Pena, segue tutto in prima persona: l’ennesima dimostrazione di quanto curi con attenzione maniacale tutti i dettagli della sua squadra.

L’unico aspetto su cui il tecnico spagnolo è costretto a delegare è il mercato, di cui si occupa Walter Sabatini. Il diretto sportivo giallorosso entro questa settimana aspetta un segnale da parte di Daniele De Rossi – ora in ritiro con la nazionale di Cesare Prandelli per l’amichevole con la Spagna – o del suo procuratore per fissare un incontro per il rinnovo del contratto. Quando la fumata bianca sarà ufficiale, si tornerà a parlare dei rinforzi da consegnare (almeno tre, uno per reparto) a Luis Enrique.

Difficoltà per Casemiro (Santos) e Fernando (Porto): su quest’ultimo sembra essere tornato con forza il Chelsea di Villas Boas mentre per il primo il Santos vuole monetizzare e chiede che sia pagata la clausola di 30 milioni di euro. A quelle cifre la Roma dovrà ripiegare su altri obiettivi.

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