Roma, tra futuro e contestazione

Roma, tra futuro e contestazione

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Il giorno successivo alla fine del campionato inizieranno a farsi davvero i giochi, sia a Roma sia a Bergamo. Già, perché oramai gli indizi portano quasi tutti lì. E cioè all’Atalanta ed a Gian Piero Gasperini, il tecnico che la Roma ha individuato per iniziare a ricostruire il futuro. Anche se non sarà facile strappare il sì definitivo dell’allenatore nerazzurro. Un po’ perché l’Atalanta (e il patron Percassi) fanno muro su di lui, un po’ perché nel frattempo ha iniziato a pensare a lui anche il Milan, per l’eventuale dopo-Gattuso. In caso di un no, ovviamente, la Roma non si farà trovare impreparata, visto che i dirigenti giallorossi stanno lavorando anche su altre piste. [..] L’allenatore dell’Atalanta, però, sembra aver deciso, l’idea di salire sul treno che lo porta a Roma gli piace eccome. Perché nonostante a Bergamo venga considerato un profeta in patria, è anche convinto che più di questo sia davvero complicato fare. Ma, come detto, non sarà facile per lui lasciare Bergamo, almeno non per ora. La Roma e Gasperini si piacciono, di mezzo c’è però l’Atalanta. E Percassi, un presidente che – giustamente dal suo punto di vista – non perde occasione per ribadire come il suo allenatore resterà tale. «Ha un contratto fino al 2021 con opzione per un altro anno, per me il problema non esiste — ha detto anche ieri alla Gazzetta –. C’è un legame unico tra squadra, tecnico e città. Per me resterà qui a vita». Insomma, non sarà facile convincerlo a liberare Gasperini e una chiave potrebbe essere mettersi a tavolino per parlare di qualche giocatore che interessa alla Roma, magari pagandolo anche un po’ più del dovuto. Una sorta di buonuscita o giù di lì.

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