Tenacia, grinta e determinazione. Con, ogni tanto, troppa foga. Queste le caratteristiche della Roma vista ieri contro l’Udinese. Si complica la vita da sola, ma alla fine riesce a venire a capo di una situazione che si era fatta davvero difficile. E lo fa trascinata dall’uomo più in forma di questo periodo, ma forse della stagione intera, che quelle qualità le ha tutte, nel bene (tanto) e nel male (molto poco). Radja Nainggolan sta facendo di tutto per trascinare squadra, compagni e società fuori dai guai nei quali ci si è cacciati da gennaio, quando in poco tempo sono stati “lisciati” tutti gli obiettivi prefissati all’inizio. Per fortuna, il belga non va a vuoto sul cross pennellato da Totti a centro area, allo scadere del primo tempo, sul quale il centrocampista si avventa e spara la palla in rete, mettendo la prima toppa all’errore al doppio errore di Manolas, che aveva aperto la strada al vantaggio friulano e le porte dell’inferno per la Roma. Nel secondo tempo poi, Nainggolan ha continuato a macinare il campo, portando la sua cresta bionda tanto in difesa, sradicando un mare di palloni dai piedi dei bianconeri, sia in attacco, con 49 passaggi riusciti a dare qualità ad una manovra per la verità abbastanza latitante. Riesce, stanco, anche a concludere 4 volte verso la porta di Karnezis, risultando il più pericoloso dei giallorossi. Dalla sua voglia, prende spunto Torosidis che si avventa sulla palla sporca giocata dalla difesa udinese e riesce a dare una gioia al pubblico dell’Olimpico, che ha quasi spinto la sfera in rete. Insomma, da lui davvero non si può prescindere, sia per cercare di ottenere la qualificazione diretta alla prossima Champions League, sia per continuare a costruire la squadra della stagione che verrà, della quale il giocatore ancora in comproprietà con il Cagliari dovrà essere, senza discussioni, colonna portante.
Voto: 7.5
