Walter Sabatini – ex ds della Roma – ha rilasciato una breve intervista a Gianluca Di Marzio e ai microfoni di Sky Sport:
Che ci fai a Londra?
Vedo partite, è l’unico posto in cui si gioca. Sento freddo, c’ho fame, fumo.
Quanto ti manca il calcio e la Roma?
La Roma non mi manca perché vivo le partite che giocano tutti i giorni con la stessa intensità e la stessa emozione di sempre. Mi manca la continuità, il calcio in generale si ma presto torno. Io sono per il calcio ed è il mio lavoro.
Iturbe è stato pagato circa 30 milioni, ora va al Torino…
No un po’ meno ma comunque molto.
Per te è un rimpianto?
Si perché è un ragazzo di 23 anni, è stato vittima anche di un suo stato d’animo, a Roma è stato tutto difficile. Ha avuto un ottimo inizio, ha fatto gol in Champions e contro la Juventus, poi ha avuto un infortunio e non è stato all’altezza di quello che ci si aspettava da lui. Penso che il Torino sia una buona scelta per la Roma e per il ragazzo, per rigenerarsi e ripartire avendo tutte le qualità per farlo. Deve riprendere a marciare in un’altra direzione.
Difficile capire le difficoltà di Iturbe a Roma…
Nel calcio bisogna contestualizzare, quando è stato acquistato c’era una grande voglia della città e della società di far questa operazione perché parliamo di un ragazzo che è venuto giovanissimo dopo aver fatto un campionato importante a Verona giocando un altro tipo di calcio. Lui può essere pensato come un contropiedista e la Roma aveva una manovra più articolata perché gioca contro squadra che si difendono abbastanza. Vengono così meno alcuni presupposti ma è ancora in tempo perché non può accontentarsi della mediocrità e di avere una carriera discendente così presto. Le qualità le ha e sarà aiutato dall’ambiente per tirarle fuori.
