SCANDALO SCOMMESSE. Bertani ritorna in libertà. “Non è nell’associazione”

SCANDALO SCOMMESSE. Bertani ritorna in libertà. “Non è nell’associazione”

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GAZZETTA DELLO SPORT (R. PELUCCHI) – Se è un calciatore corrotto, e non lo si può escludere, tre partite probabilmente taroccate, e tutte della sua squadra (all’epoca, il Novara), sono poche per considerarlo parte integrante e continua di un’organizzazione dedita alla frode sportiva. E’ questa la conclusione a cui è giunto il Tribunale del riesame di Brescia, che ieri ha annullato gli arresti domiciliari di Cristian Bertani, attaccante della Sampdoria, rimettendolo in libertà. Dichiarata inammissibile, invece, la richiesta di riesame per Omar Milanetto, perché la misura cautelare nei suoi confronti era già stata revocata dal gip Guido Salvini.

Prove insufficienti Il pronunciamento a sorpresa del Riesame è, evidentemente, un punto a favore della difesa, anche se i giudici non escludono che Bertani abbia effettivamente taroccato le partite. Ma «la consumazione di singoli reati-fine non comporta, di per sé e secondo un automatismo probatorio, la prova dell’adesione al sodalizio criminoso, dal momento che a tale ultimo fine occorre un compendio grave in termini di consapevole contributo dell’indagato all’azione del gruppo ed alle sue finalità». «Ad avviso del Collegio — si legge ancora — nel caso di specie il materiale rimesso nei confronti del ricorrente Bertani è ampiamente insufficiente a dimostrazione del suo inserimento nell’associazione a delinquere di cui erano parte, tra gli altri, Gegic, Ilievski, Tisci e Zamperini. L’affermazione prescinde, ovviamente, dall’ascrivibilità a Bertani di singoli reati». Ma il numero di partite eventualmente manipolate dall’attaccante (tre) e l’arco temporale in cui queste manipolazioni sarebbero avvenute (circa un mese), sono considerati elementi in contraddizione «con l’addebito associativo, negando quel più ampio coinvolgimento. in termini anche di durata, nel rapporto». A Cremona, ovviamente, la pensano diversamente. Per gli inquirenti il quadro indiziario su Bertani è molto più grave di quello su Tisci, ma mentre per quest’ultimo lo stesso Riesame ha accettato l’ipotesi del reato associativo, per l’ex attaccante del Novara questo non è avvenuto.

Tra Bari e Roma Andrea Masiello ha riproposto il patteggiamento in sede penale con le stesse modalità precedentemente respinte (1 anno 10 mesi), lo stesso ha fatto l’amico Carella. Aggiornato il calendario delle audizioni in Procura federale: Pagano (Nocerina) e Vincenti (osservatore Livorno) saranno ascoltati il 5 luglio, Ariatti (Pescara) viene spostato al 9.

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