Shakhtar, Lucescu: “Il problema della Roma è psicologico e non fisico”

Shakhtar, Lucescu: “Il problema della Roma è psicologico e non fisico”

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Mircea Lucescu, tecnico dello Shakhtar Donetsk, ha parlato a Centro Suono Sport nella trasmissione ‘Te la do io Tokyo’

Lucescu, il cambio dall’allenatore nella panchina della Roma cambierà qualcosa al ritorno?
“Cambia poco, se non il grande entusiasmo che porterà alla Roma, per l’impegno dei giocatori. Per il gioco non penso che ci saranno tanti cambiamenti”

Si stupì all’andata delle molte critiche che subì la Roma
“Ho visto le partite della Roma, ho visto una Roma in salute, decisa a recuperare il risultato, hanno dato battaglia. Per questo non capisco la reazione dei tifosi, il problema è che noi non siamo stati considerati, si aspettavano uno Shakhtar debole, vincere 3-0 contro il Partizan non è mai facile. La Roma ha giocato benissimo 3-0 contro il Genoa nel primo tempo, nel secondo poi non so cosa è successo. Anche contro il Parma ha giocato bene. Io penso che i problemi della Roma siano soprattutti psicologici e non fisici”

Lo Shakhtar ha vinto anche la Coppa Uefa
“Nel 2004 noi abbiamo vinto anche 4 campionati, abbiamo fatto una grande crescita. Non siamo una squadra facile da battere come qualcuno può pensare”

Non giocavate una gara ufficiale da novembre…
“Noi stiamo facendo un programma mirato, stiamo motivando i giocatori nelle amichevoli che giochiamo, dobbiamo arrivare piano piano al massimo della condizione”

Quanto è cambiata la forma dello Shakhtar nelle ultime due settimane?
“Ci siamo allenati molto, siamo andati in Turchia, abbiamo fatto 3-4 partite in 5 giorni, dobbiamo iniziamo di nuovo il campionato, poi giocheremo contro la Roma. Sarà un’altra Roma. Sono convinto che sarà molto difficile, sarà uno stadio pienissimo, potrebbe essere la prima volta che lo Shakhtar giocherà i quarti di finale. Vogliamo avere l’opportunità di fare qualcosa di speciale per noi e per i nostri tifosi”

Si parla molto della crisi del calcio italiano. Lei crede che il calcio italiano sia un gradino inferiore a Germania, Inghilterra e Spagna?
“Inghilterra e Spagna si, Germania no. Sono cicli, in questo momento l’Italia perde dal punto di vista economico, non attrae più come prima il calcio italia, i giocatori vanno in Inghilterra e in Spagna, in Germania non tanto. Può essere un anno difficile questo, ma l’anno prossimo sarà diverso. Non posso dare per spacciato Milan e Inter, sono convinto che le partite di ritorno saranno altre partite completamente diverse. Nel girone si può sempre recuperare, ma nella gara secca non è mai facile”

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