Shomurodov, fisicità e imprevedibilità per completare l’attacco della Roma di Mou (SCHEDA)

Shomurodov, fisicità e imprevedibilità per completare l’attacco della Roma di Mou (SCHEDA)

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SCHEDA CGREldor Azamatovic Shomurodov sta per realizzare un sogno: essere allenato da Josè Mourinho. L’incontro tra i due avverrà presumibilmente nei prossimi giorni in Portogallo, ma l’attaccante uzbeco già ha conosciuto lo Special One, precisamente 3 anni fa, a Mosca, quando tramite il suo procuratore, ebbe modo di cenare con l’attuale tecnico giallorosso. All’epoca giocava nella formazione russa del Rostov, prima del grande salto in Serie A al Genoa.

 

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CARRIERA – Shomurodov è nato in Uzbekistan il 29 giugno del 1995. Suo padre Azamat e suo zio Ilkhom sono stati calciatori. Amante della lettura, della letteratura e della storia, Eldor è cresciuto nelle giovanili del Mash’al e ha esordito in prima squadra il 12 aprile 2014, debuttando nella massima serie uzbeka. Nel 2015 si trasferisce sempre in patria al Bunyodkor, con cui segna 7 gol nelle 25 partite di Super League della prima stagione. Giocherà altre due stagioni per 41 complessive partite di campionato coronate da 11 reti a cui ne aggiungiamo 2 nelle qualificazioni di Champions League. Il 15 luglio 2017 a metà stagione uzbeka viene ingaggiato dai russi del Rostov, dove in tre stagioni colleziona 72 presenze e 16 reti (di cui 11 nel 2019-2020). Infine il 1º ottobre 2020 viene acquistato dal Genoa, con cui firma un contratto fino al giugno 2024. In Nazionale conta 47 presenze e ben 21 gol.

CARATTERISTICHE – Di base Shomurodov è una prima punta, forte fisicamente (1.90 d’altezza), ma rapida in termini di frequenza di passo, abile nell’aggredire la profondità. Ama giostrare su tutto il fronte offensivo e creare la superiorità numerica dribblando sia col destro che col sinistro. In Serie A nell’ultima stagione ha messo a segno 8 reti (nessuno nella storia Uzbeka c’era riuscito prima nel massimo campionato italiano). In patria è stato soprannominato il ‘Messi uzbeko’, ovviamente non per una somiglianza fisica o calcistica con il fenomeno argentino, ma per la venerazione dei connazionali nei confronti di un calciatore che è considerato un vero e proprio simbolo in patria. Lo scorso anno, subito dopo il suo approdo a Genova, sponda rossoblu, divenne virale un video sui social di un bambino uzbeko che commentava in presa diretta la prima rete realizzata da Shomurodov con la maglia dei liguri. Immagini che hanno fatto il giro del mondo e reso ancor più popolare di riflesso l’attaccante uzbeco, che nelle intenzioni di Mourinho potrebbe giostrare anche da seconda punta alle spalle di Dzeko in alcune partite. Vista l’enorme fisicità del ragazzo non è da escludere anche che lo Special One provi ad adattarle sulla fascia sinistra.

 

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