Slovan Bratislava-Roma 1-0: le pagelle dei quotidiani

Slovan Bratislava-Roma 1-0: le pagelle dei quotidiani

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LA GAZZETTA DELLO SPORT ( a cura di A. Pugliese)

STEKELENBURG 5 Spettatore assente per quasi 80′, si fa freddare come un bambino da Dobrotka di testa.

CICINHO 5,5 Va a folate, a volte spinge sull’acceleratore, ma deve ancora carburare. Alla lunga, troppo impreciso.

CASSETTI Diligente nel primo tempo, cresce nella ripresa e se la Roma non capitola prima è merito suo chiusura su Sebo.

BURDISSO 6 Dà sicurezza all’intero reparto, buone un paio di chiusure nei primi 45′.

JOSE’ ANGEL 6 Appena può si propone, tanti i palloni scodellati in mezzo. Ma nel finale dalle sue parti lo Slovan trova ampi spazi.

BRIGHI 5,5 Ancora lontano dall’orologino svizzero che è.

PERROTTA 5,5 Prova a dare intensità quando la Roma è a corto di benzina. Ma non trova le misure.

VIVIANI 6 Deve dettare ritmi e geometrie, verticalizza anche bene. Buona personalità, considerando anche ruolo ed età.

SIMPLICIO 5 Dentro a sorpresa, è lontanissimo dalla forma migliore. In tutti i sensi.

CAPRARI 6 Ha tanta voglia e si vede. Svaria, taglia, ma si divora il gol dell’1-0. Sul palo, invece, è sfortunato.

TOTTI 5,5 Accolto tra gli applausi, gioca 20′ di grande sofferenza.

OKAKA 5,5 Ha la fisicità per lottare con gli slovacchi. Ma è imballato e lavora pochi palloni. Borriello s.v.

BOJAN 6 Centravanti mobile, come vuole Luis Enrique. Si illumina subito con tocchi deliziosi, ma alla lunga si spegne.

ALL. LUIS ENRIQUE 5,5 Totti e Borriello fuori, mostra coraggio. La squadra controlla la partita ma non riesce a stanare lo Slovan.

 

IL MESSAGGERO ( a cura di M.Ferretti)

STEKELENBURG 5,5 Il primo tempo vissuto da spettatore non pagante; il secondo macchiato da quell’errore sul colpo di testa-gol (palla non trattenuta) di Dobrotka a pochi minuti dalla fine.

CICINHO 5 Si propone qualche volta con percussioni centrali, che finiscono con deboli tiri o tentativi di assist. Maluccio un po’ tutto.

CASSETTI 5,5 Il capitano di serata non perde gli uno contro uno con Sebo, è sempre attento alle incursioni degli slovacchi. Va in affanno nella ripresa e su quel calcio d’angolo decisivo.

BURDISSO 6 Un paio di belle chiusure nel primo tempo, si fa vedere anche in fase di impostazione della manovra. Nella ripresa sfiora il gol con un colpo di testa.

JOSÉ ANGEL 5,5 Elegante, veloce, un po’ leggerino quando deve difendere. Gioca sempre molto alto, da ala praticamente. Tanti i cross, anche un paio di tiri sbilenchi verso la porta. In ritardo sul colpo di testa di Dobrotka.

BRIGHI 5 Contributo di corsa e agonismo, prova qualche percussione offensiva. Sul piano del palleggio non bene.

VIVIANI 5,5 Si piazza in mezzo ai tre centrocampisti e detta a fatica i tempi del gioco. Ma i compagni non lo aiutano.

SIMPLICIO 5,5 A sorpresa in campo, si segnala per quell’assist a Caprari, che però sbaglia davanti alla porta. Troppo poco, a ben vedere.

OKAKA 5,5 Finisce con il fare spesso il centravanti, pur partendo da destra. Mai davvero pericoloso, spesso sgraziato.

BOJAN 5 Fa poco il centravanti e molto il trequartista, ma l’assist non funziona. Si vede in avvio per un tiraccio che va fuori, tenta qualche giocata ma non è mai pericoloso e finisce con il perdere troppi palloni. Con l’ingresso di Totti, va a sinistra, sempre con risultati modesti.

CAPRARI 5,5 Un suo tiro dopo otto minuti scalda le mani a Putnocky, ha un’occasione-gol anche qualche istante dopo, fallisce quella clamorosa del secondo tempo colpendo il palo. Troppi errori.

PERROTTA 5 Entra al posto di Brighi. Stessi compiti, stessi risultati.

TOTTI NG Si piazza al centro, spesso arretra e tenta di fare il rifinitore. Senza incidere.

BORRIELLO NG Va a fare l’attaccante esterno negli ultimi venti minuti. Senza squilli.

 

CORRIERE DELLO SPORT ( a cura di P.Torri)

6 Burdisso Può giocare una finale Mondiale o un playoff di Europa League, per lui non cam­bia niente: concentrazione, fisico e quando c’è da buttare via il pallone non si è mai fat­to problemi di estetica. Ha sfiorato il gol con un colpo di testa, ne ha salvato uno con una provvidenziale deviazione.

5,5 Stekelenburg Inoperoso per ottanta minuti, battuto da un colpo di testa che non sarebbe stato un mi­racolo respingere.

 5,5 Cassetti La rivoluzione spagnola gli ha sistemato la fascia di capitano al braccio. Centrale di­fensivo in una linea che spesso è stata a due. Più mestiere che qualità.

 5,5 Josè Angel La sensazione che dà è che quando va sia un giocatore molto interessante, mentre quando c’è da rinculare abbia ancora biso­gno di capire più di qualcosa.

 5,5 Brighi Dimenticato per tutto il precampionato, si è ritrovato nella formazione titolare come intermedio destro. Ha dato l’impressione di essere un po’ estraneo a squadra e gioco.

 5,5 Perrotta Solita generosità, soliti errori in imposta­zione.

 5,5 Viviani Gli è toccato il ruolo di De Rossi per un esordio da sottolineare sul suo calendario. Il ragazzo lo ha interpretato con una con­centrazione esasperata, piazzandosi davan­ti alla difesa, facendosi notare più in fase di interdizione che di impostazione.

 5,5 Okaka Il ritiro glielo hanno raccontato, ieri sera titolare. Bah. Luis Enrique lo ha piazzato a de­stra in un tridente che più baby non si può. Ha fatto, come sempre, a sportellate.

 5 Simplicio Lasciato a Trigoria durante il ritiro, titolare qui a Bratislava. Il brasiliano ha provato a en­trare in sintonia con una squadra che gli si adatta pochino. Da segnalare un assist per Ca­prari, poi basta.

 5 Cicinho Ha provato a spingere come poteva, ma non è sembrato sufficiente perché il tecnico lo ha ri­chiamato più volte a gesti e a voce. Bello un suo assist rasoterra per Caprari.

 5 Bojan Con Borriello e Totti in panchina, è toccato al serbo-spagnolo giocare centravanti che poi è il ruolo che preferisce. Ha rinculato molto, in più di un’occasione lo abbiamo visto al limite dell’area della Roma. Ma non starebbe meglio nell’area avversaria?

 5 Caprari Ormai è quasi un veterano. Ha battezzato l’Europa League prima con un apprezzabile tiro dalla distanza deviato in angolo dal portie­re, poi, però, fallendo una nitida occasione da gol con un destro sporco a incrociare. Pecca­to che abbia sbagliato qualche appoggio di troppo e, soprattutto, un gol con un destro tut­to solo davanti al portiere che è andato a stam­parsi sul palo. Più gol fallito che sfortuna.

5 Luis Enrique (all.) Si è inventato una Roma che neppure la moglie avrebbe indovinato, dando fiducia a un bel numero di ragazzi in passato abituati solo a guardare. La vera Roma ci auguriamo sia un’altra.

 

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