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Smalling, si attende il closing con Friedkin per l’offensiva finale: la Champions non è condizione obbligatoria per il riscatto

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NEWS CGRChris Smalling e la Roma, un rapporto che tutte le parti in causa vorrebbero prolungare. L’inserimento del centrale britannico nel mondo giallorosso è stato finora straordinario, non solo per il suo rapporto con la città e per i tifosi, ma soprattutto per il valore intrinseco che l’ex United ha mostrato sul terreno di gioco. Fonseca (come ribadito anche questa mattina ai microfoni di Sky Sports UK) è assolutamente convinto che Smalling debba far parte dell’undici titolare della Roma del futuro e ha chiesto a più riprese alla società di definire l’operazione con il club inglese.

CHAMPIONS E SIGNING – Il contratto di Smalling scadrà nel 2022, quindi il Manchester ha dalla sua il potere di definire un prezzo congruo, ma non basso. Petrachi insieme agli intermediari originari del calciatore, dopo aver trovato un’intesa di massima su un contratto quadriennale, sta attendendo la definizione del passaggio societario da Pallotta a Friedkin per presentare il suo piano d’intervento sul mercato estivo, che vede ai primi posti la necessità di riscattare il difensore inglese. Al momento, secondo quanto raccolto da CGR, non risulta che la qualificazione alla prossima Champions League sia una ‘conditio sine qua non’ per l’acquisto di Smalling.

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