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Souloukou: “Per i Friedkin la Roma è più di un business. Puntano all’elité europea. Non vogliono cedere il club”

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Sotto la guida dei Friedkin, che hanno investito massicciamente, la Roma ha vinto la prima Europa Conference League nel 2022 ed è arrivata ​​seconda in Europa League nel 2023. Lina Souloukou – intervistata dal Financial Times – attribuisce ai Friedkin anche il merito di aver investito nella squadra femminile, che ha vinto il suo primo scudetto di Serie A nel 2023 e invita gli altri a seguire il loro esempio.

“La Roma punta alla sostenibilità finanziaria e al calcio d’élite a livello nazionale ed europeo. “La famiglia Friedkin . . . si vede come custode di un’istituzione amata dai tifosi e vuole renderla sostenibile e più forte”, afferma. “È molto più di un business.

La Roma, però, si trova ad affrontare difficoltà che esulano dal suo controllo. La Serie A, il massimo campionato di calcio italiano, è in ritardo rispetto a rivali come la Premier League inglese o la Liga spagnola in termini di ricavi e audience globale. Per la Roma, come per molti club italiani, il problema è aggravato dal fatto di non possedere uno stadio di proprietà. La complessa burocrazia italiana ha reso difficile per le squadre italiane costruire strutture moderne, sviluppare un prodotto televisivo attraente e aumentare i ricavi da gara. Tuttavia, i Friedkin hanno progetti per un nuovo stadio e la Roma “sta lavorando a stretto contatto con il comune” e altre parti interessate, afferma Souloukou.

Uno stadio moderno è fondamentale per la sostenibilità finanziaria, ma lei sottolinea l’effetto sull’aspetto che sta più a cuore al club: i tifosi, così come la città. “È davvero importante avere uno stadio che sia la loro casa”,
afferma. “Quanto significhi la Roma nella loro vita quotidiana è qualcosa che senti solo quando vivi in questa grande città”.

Sull’ipotesi Superlega, Souloukou conferma la posizione del club giallorossa, contraria alla competizione: “Siamo aperti alle riforme e all’inclusione, ma sempre all’interno delle strutture tradizionali del calcio europeo”.

Un’altra forza di cambiamento nel calcio mondiale è l’Arabia Saudita, che ha sborsato ingenti somme di denaro per attrarre calciatori famosi nel proprio campionato nazionale e sponsorizzare club europei. Souloukou afferma che la Roma è “davvero felice” della propria partnership con Riyadh Season, un’iniziativa di intrattenimento sostenuta dal governo il cui marchio è presente sulle maglie del club. Ma Souloukou respinge le voci di un avvicendamento nel club da parte dell’Arabia Saudita: “[La famiglia Friedkin] è qui per restare. Sono davvero fedeli all’impegno preso nei confronti dei tifosi e sono sempre stati molto rispettosi della storia del club”.

È stata una dura prova, ma che evoca anche la risposta della CEO della Roma su come ella gestisce la pressione. Impossibilitata ad influenzare direttamente la situazione in campo, sottolinea che non si tratta di un atto “in solitaria” ma di un lavoro di squadra.
“Questo è il calcio. Una o due volte alla settimana sei sotto i riflettori, ma allo stesso tempo l’unica risposta è essere un tutt’uno con la proprietà, il tuo allenatore, i giocatori e i tifosi”, ha concluso.

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