SPALLETTI: “Brutta Roma, persa lucidità dopo il gol di Keita. Sfortunati negli...

SPALLETTI: “Brutta Roma, persa lucidità dopo il gol di Keita. Sfortunati negli episodi. Dobbiamo ripartire”

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Queste le parole di Spalletti al termine di Roma-Lazio 1-3 ai microfoni di Premium Sport:

“Ci sono stati brutti episodi che hanno condizionato una brutta Roma. Abbiamo iniziato bene , poi abbiamo preso gol al primo tiro subito: a quel punto abbiamo subito un contraccolpo, abbiamo sbagliato troppi palloni e la partita è diventata aperta e quando le gare si aprono non riusciamo più a essere la squadra che siamo di solito. Loro poi con gli spazi diventano pericolosi quando ripartono. Fatica in attacco e difesa più perforabile? Sì, se la da partita è da analizzare è solo questa l’analisi è corretta. Ma sappiamo che possiamo fare diversamente e continueremo a lavorare in maniera corretta, cercando di mantenere ben in testa i nostri punti di forza. Abbiamo perso lucidità, abbiamo fatto delle scelte sbagliate e siamo anche stati sfortunati negli episodi perché i primi due gol sono stati su tiri deviati. Dovevamo fare più possesso palla come i primi minuti. Subita troppa pressione dopo la Coppa Italia? Nei derby c’è sempre un po’ di preoccupazione anche perché ci giocavamo tanto. Un po’ di tensione ti viene ma abbiamo giocatori abituati a gestire gare importanti: se non si riesce a gestire lo stress non si riescono a gestire anche le vittorie”

SPALLETTI A SKY SPORT:

La Lazio ha fatto tre partite identiche, voi non avete trovato una chiave di lettura?
“Così precisa questa chiave di lettura non lo direi, poi se il risultato è questo ognuno ci può sguazzare come gli pare. Loro sono bravi a ripiegare, a fare questo pacchetto difensivo con cursori a centrocampo, con grande densità. Bisogna qualche volta alzare, ci vuole fisicità, ci sono capitate più occasioni pulite di loro per fare gol, loro hanno tirato due volte con due deviazioni, noi due parate di Strakosha. Abbiamo abbassato il livello di autostima, di calcio, il disegno era quello dei primi dieci minuti: gestione del pallone, li si fa correre bene, con vantaggio numerico a centrocampo, poi abbiamo preso gol e la partita si è incasinata psicologicamente. Nell’intervallo cambio, stiamo messi meglio in campo, con Rudiger che restava troppo nella terra di nessuno, prendiamo il primo tiro, deviazione, palo gol e allora poi la chiave tattica ci si può sbizzarrire…”

C’è stata scarsa intensità?
“C’è stata poca aggressività, siamo andati troppo molli sul primo gol, Keita non aveva molte scelte, è passata sotto le gambe di Emerson, siamo andati in difficoltà mentalmente”

Dzeko?
“E’ un giocatore importante per noi, i numeri lo dicono. Oggi non hanno fatto una buona partita più di uno, non si punta il dito su uno soltanto”

Avete accerchiato la Lazio, ma troppo centralmente, mentre la Lazio è bravissima a fare densità e a ripartire.
“Il discorso non è facile, bisogna entrare dentro le situazioni tattiche di squadra, bisogna ritrovare delle misure, degli sviluppi. Se tieni i due terzini alti e larghi a fare le spinte sulle fasce, nessuno dei due poi può rientrare sulle ripartenze della Lazio. Dentro il campo si può palleggiare, perchè gli tieni i quinti alti con El Shaarawy e Salah, poi devono scalare sulla metà campo, ma si crea buco, come quando Dzeko ha tirato alto all’inizio, invece di piazzarla sul secondo palo in terra. Se i due terzini stanno un po’ dentro il campo, stando fuori dal rombo di centrocampo loro, quell’altro sulla perdita di palla con cursori fisici che hanno gamba, gli permette di rientrare e fare fase difensiva a tre sulla parte opposta. Poi se si riconquista palla e si porta palla, cercando di risolverle individualmente, non abbiamo queste qualità di partire e saltare cinque avversari, noi siamo una buona squadra, dobbiamo fare le cose da squadra, bisognava passare attraverso il gioco”

Dopo un derby perso ha ancora la porta chiusa la Roma del paradiso?
Dobbiamo ritrovare le nostre qualità, avere le solidità mentale, la testa applicata, la testa sul pezzo, sulle scelte che vanno fatte, non farsi mandare in confusione. Ci è successo di perdere delle partite, ma poi ci siamo sempre riorganizzati e siamo ripartiti, la classifica lo dice”

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