SPALLETTI: “Contento della partecipazione dei ragazzi. A Udine un Dzeko diverso. Pjanic?...

SPALLETTI: “Contento della partecipazione dei ragazzi. A Udine un Dzeko diverso. Pjanic? Determinante” (AUDIO)

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Luciano Spalletti è stato intervistato ai microfoni di Roma Radio. Queste le sue parole:

 Cosa ci rimane della vittoria di Udine?
“Ci rimangono tante belle cose, perchè la squadra si è fatta trovare pronta, abbiamo riordinato le idee, il primo pensiero va sicuramente a quello che è stato il lavoro della settimana, farsi trovare pronti per una partita insidiosa, perchè loro avevano delle difficoltà e per le loro qualità e per quello che riesce a determinare Pozzo in quell’ambiente lì”

Avevamo paura del contraccolpo dopo l’eliminazione dalla Champions?
“Si questo era il rischio, ero preparato a questo, mi è successo in passato, quando trovi squadroni così può capitare di uscire, nella partita a seguire c’è sempre stato qualche problema a livello psicologico da mettere a posto, i giocatori lo subiscono inconsciamente non so perchè. Questa volta però non è accaduto”

Tre immagini?
“Quella di come siamo entrati in campo subito, con l’intenzione di determinare la gara dal primo momento, tenendo in mano subito il pallino del gioco. Poi il momento della sofferenza quando nel secondo tempo sono usciti loro, mettendo più forza e convinzione. Poi quando è entrato Pjanic, già è la seconda volta come a Carpi, entra e senza alcun dubbio riesce a determinare la partita con le sue giocate”

Il secondo gol? Quanto è bello vedere una cosa che si prova in allenamento?
“Non è vero niente, questi giocatori fanno i ruffiani, oltre ad essere forti (ride). E’ la loro qualità che determina questi schemi, senza la velocità e la capacità di inserirsi nello spazio come Florenzi, senza la palla con i giri contati messa da Pjanic, senza la qualità nel dribbling finale, non ci sarebbe schema, diciamola tutta”

La squadra sta cercando di mettere in campo un certo atteggiamento?
“Si quando si va a giocare contro queste squadre bisogna imporre il proprio gioco, anche l’Udinese ha giocatori forti, ma capita che non riescano ad esprimere il loro valore, era chiaro che loro tentassero di incastrarsi nel nostro modo di stare in campo, si vedevano che le loro situazioni erano pronte ad essere modificate in base alle caratteristiche dei giocatori scelti, perchè potevano passare benissimo dai tre ai quattro dietro, ma noi li abbiamo costretti a fare questo, abbiamo creato tante occasioni da gol”

Dzeko?
“Edin ha fatto una buona partita, sotto l’aspetto dell’impegno, del contrasto, del farsi trovare sempre nel vivo del gioco, di farsi trovare sulle azioni, è stato sfortunato nell’occasione del colpo di testa, che è andato troppo centrale, sicuramente un Dzeko diverso”

Dopo due mesi a che punto siamo?
“Il punto dove siamo è sempre difficile dirlo, è chiaro che si tenta sempre di metterci qualcosina di più, si chiede sempre molto ai proprio calciatori, meglio se chiediamo l’impossibile perchè poi quando capita siamo pronti. Stiamo facendo delle belle cose, ma c’è sempre un margine per migliorare, ponendo attenzione ai particolari, sarebbe tanta roba se ci riuscissimo. In questo periodo di svolta mi fa piacere sottolineare la partecipazione dei ragazzi al lavoro quotidiano, sentendo quello che dicono, questo mi fa guardare con fiducia al futuro”

Soprattutto la consapevolezza nei propri mezzi?
“Si sono riappropriati delle proprie qualità, questa squadra qui è arrivata per due anni in cima alla classifica vuol dire che hanno fatto un buon lavoro, ogni tanto succede che si possano dimenticare qualcosa, bisogna riuscire a riportarli in superficie, anche se questo è un campionato più forte di quelli di precedenti, ci sono squadre forti, sono stati portati dentro calciatori di livello importante, che hanno fatto salire il livello del campionato. Questo fatto di riessere dentro la classifica importante è segno che abbiamo lavorato nella maniera giusta”

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