Queste le parole di Luciano Spalletti ai microfoni di Premium Sport, dopo la pesante sconfitta contro il Porto:
Cos’è successo?
“Abbiamo perso una partita importante. Ci crea grandi problemi per creare un ordine. È un risultato difficile da digerire.”
Dopo il tiro di Nainggolan, la squadra è evaporata. Perche?
“Abbiamo sbagliato all’inizio, non abbiamo gestito il pallone in maniera giusta. Non ci siamo riusciti e loro sono stati bravi a trovare subito il gol. Poi siamo rimasti in dieci.”
Tre rossi che pesano, grosse ingenuità…
“Vero, non abbiamo mai finito in 11. Ora ci sta succedendo spesso e non capisco. Potevamo gestire meglio le situazioni.”
C’è stata una squadra e un gruppo di giocatori. La Roma era un gruppo di giocatori. Loro hanno iniziato bene aggredendovi, perche?
“Non siamo arrivato al top fisicamente. Volevo avere un centrale in difesa per gestire il pallone. Ecco perchè ho scelto De Rossi, lui ci sa stare là. Pero abbiamo sbagliato a gestire la palla. Abbiamo perso troppi palloni. Hanno potuto fare il loro gioco e noi ci siamo innervositi. Nei preliminari non si può giocare sempre in 10.”
Cosa cambierebbe dal 9 di luglio ad oggi?
“Niente tranne l’inizio di questa sera. Non abbiamo fatto bene, sbagliando troppi palloni. Abbiamo avuto delle difficoltà psicologiche. Dopo aver preso gol non giocavamo la partita. Giocando in 9 abbiamo avuto delle occasioni per pareggiare. Non cambierei niente, anzi solo questa sera. Ora bisogna inghiottire. Ci sarà un periodo di tempo durissimo. Ci dobbiamo tappare naso, orecchie e naso. Bisogna fare bene e far correre le gambe.”
3 espulsioni cosa significano?
Nelle ultime 17 partite dell’anno scorso non ne abbiamo avuta una. Il la l’ha dato Vermaelen che è un giocatore con esperienza. Poi lui era arrivato da tre giorni. Fin ad ora non avevamo mai sbagliato questi palloni. È una cosa che dobbiamo prendere in considerazione. In queste partite si è visto un epilogo diverso.
SPALLETTI in Conferenza stampa:
Come si spiega la sconfitta? E i rossi?
“Sconfitta difficile da buttar giù, difficile da analizzare, nel disegno che mi ero fatto, pensavo che la squadra potesse gestire la partita, le scelte erano in funzione della gestione del pallone, per avere qualche palleggiatore in più, per evitare che ci saltassero i nervi, una partita delicata, era fondamentale prendere confidenza subito con il match, non ci siamo riusciti, abbiamo perso dei palloni all’inizio, abbiamo preso gol, ci siamo innervositi, ci tenevamo moltissimo ed è facile andare oltre il lecito, perchè ci tenevamo moltissimo, ti gira male e per noi è una situazione nuova questa qui di reazioni sopra le righe, perchè l’anno scorso in metà campionato mai situazioni così, nonostante abbiamo affrontato battaglie vere, in due partite ci siamo ritrovati in dieci al termine del primo tempo. Nonostante noi abbiamo la regola di rimanere in undici, non ci siamo riusciti”
Ci spiega le scelte? In emergenza Fazio non era ancora pronto? De Rossi è la 14esima espulsione…
“Fazio ha tutte le carte in regola per giocare, per avere uno che inizia le azioni e abbia più qualità, per avere uno che sa fare benissimo il ruolo del centrale, lo interpreta già giocando davanti alla difesa, è una cosa possibile. Mi ci voleva una sostituzione per il prosieguo. Immaginavo una gestione della partita e poi nel finale di gara, se fosse rimasta in bilico, mi ci volesse un centrale da metter dentro per marcare un eventuale loro punta in più. Uguale sull’esterno, Peres l’altra volta mi è sembrato che non fosse in grande condizione, ma in questo momento qui sono gli unici che abbiamo, pensavo di aver trovato la soluzione, poi se la gestione della palla è quella, ho sicuramente sbagliato. De Rossi lo conosco bene, lo conoscevo bene e l’ho continuato a conoscere bene, mi sembra tutto un altro De Rossi dal primo periodo: era già una persona che ci potevi parlare, ora è un uomo vero, è maturato, l’avevo fatto riposare proprio per averlo bene in questa partita, che per me era fondamentale. Per me questa è la prima, non la 14°, ora analizzeremo tutto e si impara”
Che cosa significa questo tonfo? La Roma non è pronta?
“Io rifarei quello che ho fatto e detto anche ieri, la sentivo dentro questa partita qui, come sento dentro i miei calciatori, perchè secondo me è una squadra che ha qualità e questa partita era giusto per come la sentivo, fare quello che ho fatto, se no avrei sterzato in maniera diversa. E’ una sconfitta che ci spezza in due, c’è poco da fare, ci aspetta un periodo lunghissimo e duro. E’ una sconfitta che ci si può metter quello che si vuole, ora siamo disposti a tutto, ognuno ci può dire quello che gli pare. Ora è difficile trovare una sola causa e avere una soluzione univoca, ora sono tante le insidie che bisognerà superare giornalmente, pezzettino dopo pezzettino, da un punto di vista mio si ripeterà tante volte finché non si raggiungerà il successo, sono botte forti e non è una sola situazione che si può risanare così. Solo due-tre mesi eccezionali ti possono far ricucire questa situazione, sarà una fatica a livello psicologico, a livello di disponibilità.
Quanto peserà questa sconfitta in vista della prossima gara? Obiettivo Europa League?
“Non lo so, bisogna vedere le reazioni di giorno in giorno, bisogna stare attaccati al centimetro giorno dopo giorno, sentendo la squadra, vivendola, bisogna rialzarsi il prima possibile, bisogna riorganizzarsi, bisogna trasferirsi quando uno non ce la fa quel qualcosa che ti aiuta a ricomportarti in maniera giusta, tanti passettini da fare giorno dopo giorno. L’Europa League è un altro traguardo difficilissimo, dobbiamo guardare alle partite e cercare di vincerle. Prima di fare un programma di ambizione, bisogna vedere come si reagisce, a partire da domani mattina”
