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Stadio della Roma, 16 indagati, 6 agli arresti e 3 ai domiciliari: coinvolti Parnasi, Lanzalone e Civita per corruzione. Escluse responsabilità dirette della Roma e della Raggi

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Una scure si abbatte sul progetto dello stadio della Roma. Ad un passo dalla variante urbanistica, ultimo atto formale prima del definitivo via libera all’inizio dei lavori, questa mattina la Procura di Roma ha fatto scattare una serie d’arresti e alcuni domiciliari nei confronti di 9 persone, nell’ambito dell’inchiesta ‘Rinascimento’ coordinata dal procuratore aggiunto di Roma Paolo Ielo, su un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di condotte corruttive e di una serie di reati contro la Pubblica amministrazione nell’ambito delle procedure connesse alla realizzazione del nuovo impianto. Coinvolti tra gli altri l’imprenditore Luca Parnasi, l’ex assessore all’urbanistica della Regione Lazio Michele Civita (pd), Luca Lanzalone di Acea, il vicepresidente del Consiglio Regionale, Adriano Palozzi (Fi). Alle 12:00 in procura ci sarà una conferenza stampa che farà luce sull’inchiesta.

Seguono aggiornamenti…

 

16:10 – AGI – Al momento non c’è alcuno stop formale da parte del Campidoglio al progetto dello Stadio della Roma, ma e’ ipotizzabile che l’iter di approvazione conclusiva subisca dei ritardi in quanto e’ necessario un confronto sulle controdeduzioni all’opera con la società proponente, Eurnova dell’imprenditore Luca Parnasi, oggetto di un’indagine da parte della Procura di Roma. L’orientamento del Campidoglio a 5 Stelle, a quanto si apprende dall’AGI, è quello di attendere lo sviluppo dell’indagine e valutare le carte prodotte dai pm per vedere se gli atti della Giunta sono pienamente in regola.

15.45 – Anche  il vicepremier Luigi Di Maio ha commentato il caso scoppiato intorno al progetto del nuovo Stadio della Roma:

“Ho contattato subito i probiviri del Movimento e ho detto subito di accertare tutto quello che c’è sulle persone che potrebbero essere coinvolte in questa cosa. E, per quanto mi riguarda, come abbiamo sempre dimostrato, chi sbaglia paga. E mi permetto di dire che se le accuse verso queste persone, non solo del Movimento ma in generale, dovessero esser provate, questo dimostrerebbe come la gente si rovina la vita pur avendo delle posizioni di tutto rispetto”


15.40 – Nessun accenno all’inchiesta sullo Stadio della Roma che ha portato all’arresto di due consiglieri regionali del Lazio nel corso della seduta che si è svolta stamattina alla Pisana. L’Aula ha proseguito nell’esame degli ordini del giorno collegati alla manovra di Bilancio, sui temi più disparati, iniziata nella sessione precedente. Ai domiciliari sono finiti il vicepresidente dell’Aula Adriano Palozzi (FI) e il consigliere Michele Civita (Pd). La seduta si è conclusa attorno alle 14,30. Al di fuori dell’Aula, però, l’argomento è sulle bocche di tutti, ma nei corridoi della Pisana quasi nessuno vuole rilasciare dichiarazioni. Si resta in attesa, spiegano, di poterne sapere di più sui contenuti dell’indagine.


15.36 – Emergono ulteriori dettagli rispetto al metodo corruttivo che sarebbe stato messo in atto da Luca Parnasi:

L’imprenditore Luca Parnasi e gli uomini del suo gruppo puntavano ad esportare il suo sistema corruttivo a Milano. È quanto emerge dall’ordinanza di custodia cautelare. Il gruppo puntò a corrompere l’assessore all’urbanistica di Milano, Pierfrancesco Maran, proponendogli l’acquisto di una casa. Un tentativo caduto nel vuoto perché Maran respinse la «proposta in modo sdegnato». In una intercettazione gli uomini del gruppo Parnasi dicono: «Siamo andati a parlare con l’assessore Maran, gli abbiamo proposto un appartamento ma lui ha risposto di no dicendo che lui ‘non voleva prendere per il c… chi lo ha votatò. Abbiamo fatto una brutta figura, sembravamo i romani dei film quando vanno a Milano» .


13:20 – In una riunione tra i media e il procuratore Ielo avvenuto nella sede della Procura di Roma, è emerso che la Società Roma non è minimamente coinvolta in questa vicenda. Gli indagati sono 16, a cui si contestano questi reati: associazione a delinquere, 2 reati di traffico di influenza, 4 di fatture false, 5 di corruzione e 2 finanziamenti illeciti. A Michele Civita viene contestato di aver ricevuto dal gruppo Parnasi una promessa di assunzione di suo figlio all’interno del gruppo; ad Adriano Palozzi di aver ricevuto 25mila euro di fatture false; a Luca Lanzalone viene contestato di aver ricevuto promesse di circa 100mila euro per consulenze e aiuto nella ricerca di casa e studio. Sarebbe stato remunerato con incarichi orizzontali per un valore di circa 100mila euro e ricopriva ruolo di consulente di fatto del Comune sullo Stadio. A Paolo Ferrara, indagato, è stata promessa una parte relativa al restyling del lungomare di Ostia

In carcere:

Luca Parnasi, imprenditore
Luca Caporilli, collaboratore di Parnasi
Simone Contasta, collaboratore di Parnasi
Naboor Zaffiri, collaboratore di Parnasi
Gianluca Talone, collaboratore di Parnasi
Gianluca Mangosi, collaboratore di Parnasi

Ai domiciliari:

Adriano Palozzi, vicepresidente del Consiglio Regionale di Forza Italia
Pier Michele Civita, ex assessore regionale del Pd
Luca Lanzalone, presidente Acea e consulente per M5S sullo stadio

Indagati:

Paolo Ferrara e Davide Bordoni


13:00 – Secondo quanto dichiarato dal procuratore di Roma Paolo Ielo, oltre alla Roma, anche la Sindaca Raggi non è coinvolta nell’inchiesta, così come gli atti del Comune non sono oggetto del procedimento. 

11:50 – ANSA – L’inchiesta sullo stadio della Roma, che ha portato all’arresto di nove persone, riguarda il progetto  modificato e approdato poi in conferenza dei servizi con l’abbattimento delle cubature rispetto al progetto originario.  Lanzalone tra il gennaio e il febbraio del 2017 fu consulente  per il Campidoglio e si occupo’ di una mediazione con la societa’ di Parnasi che acquisto’ i terreni dell’ippodromo di Tor di Valle, che dovrebbe ospitare lo stadio, dalla societa’ Sais. La mediazione porto’ appunto ad un taglio delle cubature: furono soppresse le due torri ma anche le infrastrutture a servizio come il prolungamento della Metro B e il ponte sul Tevere. Per la Regione si occupo’ del progetto Michele Civita, allora assessore all’urbanistica.


11:40 – “Non sappiamo ancora niente, abbiamo appreso questa mattina dalle agenzie”. Così il dg della Roma, Mauro Baldissoni, ha risposto a chi chiedeva un commento sull’inchiesta. Il dirigente è da poco giunto nella sede milanese della Lega Serie A per l’assemblea sui diritti tv ma non ha escluso di tornare a breve nella Capitale per approfondire e seguire da vicino la questione.


11:20 – Secondo l’Ansa c’è anche il capogruppo degli M5S in campidoglio, PaoloFerraratra i 27 indagati della inchiesta sul nuovo stadio della Roma. Nei primi mesi del 2017 Ferrara aveva partecipato alla trattativa con il gruppo Parnasi per la modifica della prima stesura del progetto sulla struttura che dovrebbe sorgere a Tor di Valle.


11:00 – ANSA – Sono due, al momento, i procedimenti giudiziari che riguardano il nuovo stadio della Roma che dovrebbe sorgere nell’area dell’ex ippodromo di Tor di Valle. Oltre all’indagine di oggi, affidata dal procuratore aggiunto Paolo Ielo al sostituto Barbara Zuin nel quali si ipotizza il reato di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, un altro procedimento, coordinato dal pm Mario Dovinola, è già approdato al dibattimento. Si tratta dell’indagine sui terreni per bancarotta per distrazione e omesso pagamento dell’Iva. Per questi reati sono stati rinviati a giudizio quattro ex amministratori della Sais, società della famiglia Papalia già proprietaria dell’area sul quale dovrebbe sorgere lo stadio, e della «Ippodromo di Tor di Valle», società che gestiva il galoppatoio. Il processo si sta svolgendo davanti ai giudici della nona sezione penale. Secondo la procura, il contratto di affitto del terreno fu oggetto di una serie di distrazioni da parte della società locataria, in danno dei creditori delle due società, poi fallite. Sotto processo sono finiti gli imprenditori Gaetano e Umberto Papalia, già presidente e componente del cda della Ippodromo Tor di Valle, costituita nel 2008 per la gestione del galoppatoio e fallita nel giugno 2013, nonchè soci e detentori del capitale della Sais (fallita nel 2014); inoltre Umberto Ciccozzi, liquidatore della Ippodromo Tor di Valle, e Michele Saggese, ex amministratore unico della Sais.


10:35 – “Sono vittima di questa vicenda“, ha detto l’imprenditore reatino Gaetano Papalia in merito all’inchiesta sullo Stadio della Roma. Papalia, col fratello Umberto, era proprietario dei terreni di Tor di Valle dove dovrebbe sorgere la struttura.

Fonte: Repubblica.it


10:20 – “Chi ha sbagliato pagherà noi siamo dalla parte della legalità. Aspettiamo di leggere le carte. Al momento non esprimiamo alcun giudizio”. Così la sindaca di Roma Virginia Raggi. “Se è tutto regolare, spero che progetto stadio possa andare avanti”, ha concluso la sindaca, commentando la vicenda.


10:15 – Il Campidoglio è pronto a sospendere la maxi-variante per il progetto dello stadio a Tor di Valle. Dopo gli arresti di stamattina, l’amministrazione comunale di Roma, da quanto apprende Il Messaggero da fonti qualificate del dipartimento Urbanistica, sta per inviare una comunicazione alla società Eurnova del costruttore Luca Parnasi, finito in carcere poche ore fa insieme a cinque collaboratori, per congelare la procedura e chiedere informazioni.


10:00 – Tra gli arrestati ci sarebbe anche l’ex assessore regionale all’Urbanistica Michele Civita (Pd). Mentre tra gli indagati ci sono anche Gaetano e Umberto Papalia, membri della società proprietaria dei terreni venduti a Parnasi per la costruzione dello Stadio della Roma.

“Preoccupati per gli arresti sullo Stadio della Roma”. Così il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, intercettato dai microfoni di Radio Anch’io pochi minuti dopo l’uscita della notizia dell’arresto di nove persone legate alla costruzione del nuovo stadio della Roma. “Non ho informazioni particolari per fare commenti. Ribadisco la battaglia che il Movimento 5 Stelle ha fatto per far sì che la colata di cemento, che doveva cadere secondo il primo progetto del Pd, fosse enormemente limitata, e questo è stato un successo”.

9:30 – AGI – Ci sono anche politici e imprenditori fra le nove persone arrestate questa mattina. Fra questi, il vicepresidente del Consiglio Regionale e coordinatore Forza Italia Provincia di Roma, Adriano Palozzi, l’imprenditore Luca Parnasi e l’avvocato Luca Lanzalonepresidente Acea. Prima della indicazione per il vertice di Acea (di cui il Comune detiene il 51%), Lanzalone aveva seguito come consulente legale il dossier sullo stadio per conto proprio dell’amministrazione Raggi.


8:50 – LAREPUBBLICA.IT – Nove arresti dei Carabinieri  nell’ambito di un’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto di Roma Paolo Ielo su un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di condotte corruttive e di una serie di reati contro la Pubblica amministrazione nell’ambito delle procedure connesse alla realizzazione del nuovo stadio della Roma. Sono diversi e di diversa provenienza i politici arrestati stamattina all’alba dai carabinieri del nucleo investigativo. Nove in tutto le persone colpite da misure cautelari, sei in carcere e tre ai domiciliari, tra i quali politici e imprenditori: l’accusa degli inquirenti è che siano parte di un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di una serie di condotte corruttive. Il tutto per le procedure legate alla realizzazione dello stadio di Tor di Valle. Arrestato l’imprenditorie Luca Parnasi, mentre ai domiciliari Luca Lanzalone, presidente Acea. Tra gli altri anche alcuni consiglieri regionali. Gli indagati avrebbero ricevuto, in cambio dei favori agli imprenditori, una serie di utilità, tra le quali anche l’assunzione di amici e parenti.

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