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Stadio della Roma, il voto in aula può slittare a dopo le elezioni di giugno

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Lo stadio della discordia. Virginia Raggi insiste per accelerare ma il voto potrebbe slittare in aula a giugno o anche dopo, addirittura alla prossima consiliatura. Uno scenario negativo per la Roma come ha denunciato pochi giorni fa lo stesso Fienga. Non si può competere ad alti livelli senza uno stadio di proprietà. Giovedì la sindaca ha risposto via social a un tifoso: Voglio rassicurare cittadini e tifosi: lo stadio della Roma si farà. Noi vogliamo realizzarlo e siamo al lavoro per raggiungere questo obiettivo. Sappiamo benissimo cosa significherebbe per la nostra città, la sua economia e il suo sviluppo. Ma soprattutto per migliaia di persone che potranno avere un lavoro”. Quasi una risposta alla Regione. Lo scontro in merito alla Convenzione Urbanistica allunga ancora i tempi. In particolare oggetto dello scontro sarebbe il fatto che il Campidoglio avrebbe adottato le due convenzioni senza rispettare l’accordo con la Regione, che di conseguenza non intende approvare il testo approvato dal Campidoglio ad agosto proprio per il mancato rispetto degli accordi.

 

Fonte Corriere dello Sport

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