STADIO HISTORY – L’Olimpico dagli albori agli anni 60′ (prima parte)

STADIO HISTORY – L’Olimpico dagli albori agli anni 60′ (prima parte)

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olimpico antico

A cura dell’Architetto Tiziano Magi 

Lo stadio Olimpico è il principale e più capiente impianto sportivo di Roma e, con 72.698 (fonte Coni Servizi) posti complessivi, è il secondo stadio italiano per capienza dopo lo stadio Giuseppe Meazza di Milano. Sorge all’interno del complesso sportivo del Foro Italico, Patrimonio della Coni Servizi, la struttura è destinata principalmente al calcio (vi si svolgono le gare interne di Lazio e Roma ed è la sede della finale della Tim CUP).

Oltre al calcio nei mesi estivi lo stadio Olimpico ospita abitualmente il Golden Gala di atletica leggera (unico evento ufficiale dove è utilizzata la pista d’atletica) e concerti musicali.

Nel 2012 e nel 2013 la Nazionale italiana di rugby ha disputato le sue gare interne del Sei Nazioni all’Olimpico, vista l’indisponibilità dello stadio Flaminio.

Nel corso della sua storia è stato sottoposto a tre sostanziali ristrutturazioni e ad un completo restyling.

Olimpico Antico 1

LO STADIO dei CIPRESSI.

Nella sua prima forma lo stadio (all’epoca chiamato Stadio dei Cipressi) fu progettato e costruito nell’ambito del più ampio progetto della Città dello Sport chiamata Foro Mussolini (rinominata Foro Italico dopo la guerra).

I lavori iniziarono nel 1927, su progetto dell’architetto Enrico Del Debbio; dopo una bonifica della zona malsana che costeggiava il Tevere, fu inaugurato nel 1932, parzialmente, sino al primo anello. Non era prevista la realizzazione di opere murarie, ma solo la sistemazione del gigantesco invaso e delle tribune costituite da terrazze erbose a somiglianza di piazza di Siena. Nel 1932, Enrico Del Debbio progettò tre diversi stadi, chiamati dei Centomila, che tuttavia non trovarono attuazione. I lavori furono ripresi nel 1937 per opera degli ingegneri Frisa e Pintonello. L’impianto ospitò manifestazioni ginnico – sportive, ma i lavori s’interruppero nel 1940 a causa dello scoppio del secondo conflitto bellico.

1953: lo stadio dei Centomila

 

A dicembre del 1950 si riaprì nuovamente il cantiere per il completamento dello stadio. Il progetto fu affidato all’ingegnere Carlo Roccatelli, membro del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che si avvalse dei consigli dell’architetto Cesare Valle anch’egli membro dell’alto consesso ministeriale.

 

In un primo momento, si pensò di costruire una struttura più complessa di quella effettivamente realizzata, ma la scarsità di fondi e le caratteristiche ambientali della zona indussero a una versione meno ambiziosa.

 

Olimpico Antico 2

1960: Le Olimpiadi a Roma

 

La designazione olimpica di Roma avvenuta nel 1951 riaccese la grande voglia di costruire uno stadio, dove lo stadio dei Centomila era rimasto in stato di abbandono dopo la II guerra mondiale.

 

Il 17 maggio del 1953 s’inaugurava lo Stadio Olimpico di Roma con 80.000 posti di cui circa 50.000 a sedere, progettato da Vitellozzi, diventava il fulcro centrale del foro voluto da Mussolini di cui sono rimasti il viale d’accesso allo stadio e l’obelisco in marmo.

 

Il catino è caratterizzato da un unico invaso di gradinate, che seguivano lo sviluppo della pista di atletica emergendo per soli 13 metri con un prospetto semplice, scandito dalla presenza dei pilastri della struttura in C.A. e dai ricorsi delle travi che ne esaltano l’orizzontalità.

 

La partita inaugurale vide l’Italia perdere per 3-0 contro l’Ungheria.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1953: lo stadio dei Centomila

A dicembre del 1950 si riaprì nuovamente il cantiere per il completamento dello stadio. Il progetto fu affidato all’ingegnere Carlo Roccatelli, membro del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che si avvalse dei consigli dell’architetto Cesare Valle anch’egli membro dell’alto consesso ministeriale.

In un primo momento, si pensò di costruire una struttura più complessa di quella effettivamente realizzata, ma la scarsità di fondi e le caratteristiche ambientali della zona indussero a una versione meno ambiziosa.

1960: Le Olimpiadi a Roma

La designazione olimpica di Roma avvenuta nel 1951 riaccese la grande voglia di costruire uno stadio, dove lo stadio dei Centomila era rimasto in stato di abbandono dopo la II guerra mondiale.

Il 17 maggio del 1953 s’inaugurava lo Stadio Olimpico di Roma con 80.000 posti di cui circa 50.000 a sedere, progettato da Vitellozzi, diventava il fulcro centrale del foro voluto da Mussolini di cui sono rimasti il viale d’accesso allo stadio e l’obelisco in marmo.

Il catino è caratterizzato da un unico invaso di gradinate, che seguivano lo sviluppo della pista di atletica emergendo per soli 13 metri con un prospetto semplice, scandito dalla presenza dei pilastri della struttura in C.A. e dai ricorsi delle travi che ne esaltano l’orizzontalità.

La partita inaugurale vide l’Italia perdere per 3-0 contro l’Ungheria.

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