Stadio Olimpico, Gabrielli chiede meno posti nelle curve e barriere più alte

Stadio Olimpico, Gabrielli chiede meno posti nelle curve e barriere più alte

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Il prefetto di Roma Franco Gabrielli, su concorde parere del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, ha disposto alcune condizioni per l’utilizzo dello stadio Olimpico nel campionato di calcio 2015-2016, che sarà consentito purché siano innalzate le barriere che separano il settore distinti dalle curve e purché sia ridotta la capienza delle due curve.

In merito alle criticità emerse in occasione delle partite di calcio disputate nello stadio Olimpico, analizzata anche con la partecipazione di rappresentanti del Coni e delle società calcistiche Roma e Lazio, “è emersa la necessità di adottare misure per evitare il ripetersi di una serie di comportamenti delle tifoserie – si legge in una nota della prefettura – verificatisi durante lo scorso campionato soprattutto nelle curve, capaci di mettere a repentaglio non solo il regolare svolgimento delle partite, ma anche l’incolumità degli spettatori”“Sulla scorta di questa disamina, corroborata anche da accertamenti compiuti dalla Polizia scientifica – prosegue la nota – il Prefetto, su concorde parere del Comitato, ha comunicato ai rappresentati del Coni e delle due società sportive che l’utilizzo dello stadio ‘Olimpico’ potrà avvenire, nel campionato 2015-2016, purché siano osservate le seguenti prescrizioni: innalzamento delle barriere che separano il settore ‘distinti’ dalle curve, in modo da impedirne lo scavalcamento; divisione delle due curve in due settori, attraverso l’installazione di un’apposita barriera; riduzione della capienza delle due curve; l’installazione di apposite separazioni, atte a creare corridoi per rendere più agevoli le operazioni di filtraggio e pre-filtraggio dei tifosi che accedono alle curve”“Per quanto concerne lo svolgimento delle riunioni pubbliche, anche in accordo con specifiche istruzioni impartite sul punto dal ministro dell’Interno, è stata unanimemente rilevata la necessità di adottare linee guida volte a coniugare il pieno esercizio del diritto fondamentale a manifestare, con altri diritti primari della cittadinanza, pure costituzionalmente garantiti – prosegue la nota – primi tra tutti quelli alla circolazione, all’esercizio delle attività lavorative e alla fruibilità della Città in condizioni pacifiche e di sicurezza”.

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