Stadio Roma, c’è la spinta del Comune

Stadio Roma, c’è la spinta del Comune

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Lo stadio della discordia. Mentre il progetto di Tor di Valle entro la fine del mese può naufragare definitivamente, la Roma continua a studiare l’area del nuovo impianto, che dovrà essere sostenibile, con pochi costi di opere pubbliche e che venga incontro alle esigenze dei tifosi. Come scrive il Corriere dello Sport (G D’Ubaldo), dopo il voto favorevole in Giunta per l’abrogazione della pubblica utilità del progetto di Tor di Valle, in settimana dovrà pronunciarsi la Commissione urbanistica, mentre in quella successiva, nel rispetto dell’impegno preso dalla Raggi, l’abrogazione andrà al voto in aula. Intanto Vitek nei prossimi giorni dovrebbe firmare il rogito dei terreni di Tor di Valle e Eurnova minaccia di chiedere il risarcimento danni alla Roma e al Campidoglio. A Trigoria sono tranquilli, quel progetto che i Friedkin avevano ereditato da Pallotta tra pochi giorni potrebbe non esistere più.

E anche il Comune potrebbe portare in tribunale i proponenti. In data 7 giugno Eurnova ha scritto al Comune una lettera di fuoco, a seguito della decisione presa dalla sindaca Virginia Raggi e dei suoi assessori, di revocare l’interesse pubblico per l’opera. Dal Campidoglio filtra assoluta tranquillità. La sindaca Raggi è disponibile a individuare una nuova area insieme alla Roma. Il progetto dello stadio a Tor Di Valle è ormai avviato al tramonto.

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