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Stadio Roma, sempre più vicino il voto in aule: pronte le carte della convenzione sulla viabilità

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Ufficializzato l’accordo per il passaggio di proprietà al Friedkin Group, domani proseguirà l’iter per il nuovo stadio della Roma. Secondo quanto riportato da Il Tempo, venerdì arriveranno in Giunta comunale i due testi di convenzione fra il Campidoglio e la Regione Lazio per la ferrovia Roma-Lido di Ostia e fra il Campidoglio e la Città Metropolitana per la via del Mare/Ostiense. Sono i due atti preliminari necessari a completare il testo della convenzione con la AS Roma e la Eurnova per il progetto dell’impianto. Tali atti rappresentano l’inizio dell’iter che porterà in votazione in Consiglio comunale l’intero pacchetto sullo Stadio, variante e, appunto, convenzione urbanistica.

Dal Campidoglio filtra la volontà di adottare tutti i testi già la prossima settimana, prima della pausa estiva dei lavori, di modo che alla ripresa, fine agosto, si sia pronti per andare all’esame delle Commissioni (Urbanistica, Mobilità, Lavori pubblici, Ambiente e Commercio) e del Municipio IX prima del voto finale in Aula Giulio Cesare. In una nota diffusa nel pomeriggio, infatti, il Campidoglio chiede di “velocizzare in ogni modo le procedure per realizzare il Ponte dei Congressi a Roma, un’opera strategica per la città anche in relazione al progetto dello Stadio di Tor di Valle”.

Nel testo della Convenzione i lavori di unificazione delle due strade, che sono di proprietà della ex Provincia di Roma oggi Città Metropolitana, sono uno degli elementi principali: i lavori di unificazione dovranno essere terminati prima dell’apertura dello Stadio ad eccezione di 900 metri di tracciato. Il Comune ha chiesto, al di fuori del progetto, che l’unificazione delle strade non si limitasse solo ai sensi di marcia ma che, in questo punto, riguardasse anche il tracciato: quindi espropri, abbattimenti e unificazione totale dell’asse viario. Costo aggiuntivo di circa 22 milioni di euro necessari però in vista della costruzione del Ponte dei Congressi e dei suoi svincoli. Ecco, se i lavori su questi 900 metri non fossero completati per tempo, visto che non erano inclusi nel progetto, non saranno considerati ostativi all’apertura al pubblico dello Stadio.

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