Storari: “Solo un cieco non mi vede”

Storari: “Solo un cieco non mi vede”

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CORRIERE DELLO SPORT – Le maglie volano in curva. I tifosi cantano. I giocatori saltano. Agnelli sorride compiaciuto. Cos’è, uno scherzo? No, è la Juve. La vera Juve. Da quanto mancava una notte così. La classifica cambia fino a un certo punto, perché il settimo posto ri­mane tale. Ma l’orgoglio è un’altra cosa e ie­ri sera all’Olimpico è stato sbandierato in tutta la sua forza, a dimostrazione che la stagione può ancora avere un senso.

CHE COLPO – In undici non c’erano. Ultimo in ordine di sparizione Gigi Buffon, uno che aspettano proprio qui a Roma. Ma non tut­ti i mali vengono per nuocere se al posto di un fuoriclasse entra un cam­pione. Un campione, sì: ro­mano, romanista, insultato, sbeffeggiato. Marco Storari, la copertina è di nuovo sua. Come nell’aprile di un anno fa, sempre all’Olimpico, sempre contro la Roma, che allora aveva perso lo scudet­to e stavolta forse butta via la Champions League. «Io mi alleno sempre pensando che posso giocare -spiega -poi le scelte le fa l’allenatore e non sempre piacciono, anzi fanno innervosire. Ma que­sto è il calcio. Ho saputo che sarei andato in campo poco prima della partita. Non è un problema. Un professionista sa come ge­stire certe situazioni».Nel primo tempo ha sbarrato la porta a Vucinic, poi a Totti, poi a De Rossi:«La parata più difficile è stata quella su Totti. Sono molto contento soprat­tutto per la squadra che porta a casa una vittoria importante. Devo ringraziare mia moglie che mi è stata vicina in questo perio­do difficile, in cui non ero contento perché stavo in panchina».Sembra abbia un conto in sospeso con la Roma. Come pure Del Ne­ri, che nel 2010 era l’allenatore dalla sua Sampdoria.«Non ho mai negato di essere ti­foso romanista ma ora sono alla Juve e ci sto bene. Non vorrei fare il presuntuoso per­ché non lo sono -chiarisce Storari -però negli ultimi due anni ho spesso giocato ad alti livelli, dando dei dispiaceri a tifosi di molte squadre, non solo ai romanisti».Che però hanno riservato un trattamento ostile a lui e non all’ex più atteso e tremolante, Al­berto Aquilani, praticamente ignorato dal­la Curva Sud. Storari conclude con un ap­pello accorato all’allenatore:«Solo un cieco non vede quello che sto facendo. Spero che Del Neri non sia cieco».

«BUFFON? NON SI TOCCA» – E ora che succe­derà? Storari tornerà in panchina, diligen­temente come al solito, oppure toccherà di nuovo a Buffon? Due portieri così sono un lusso per qualunque squadra. Beppe Ma­rotta non prende posizione ma conferma il numero uno:« Contiamo su Buffon per il presente e per il futuro. Par­liamo spesso con lui e con il suo manager Martina. Non intendiamo cederlo » .Se è vero, sarà Storari ad andare via. Tutto si deciderà a fine stagione.

LE ALTRE STAR – Ma la vittoria della Juve non è solo targata Storari. C’è Milos Krasic che ha segnato il primo gol, ge­lando i desideri romanisti, e alla fine manifesta ottimi­smo indeterminato:«E’ una bella serata. Questa vittoria pesa tantissimo. Ora possia­mo raggiungere qualunque obiettivo».E poi c’è Alessan­dro Matri che ha messo lo zampino nella partita, con la rete che ha chiuso la questio­ne. E’ il suo sesto con la nuova maglia – cin­que su sei li ha fatti lontano da Torino – e il diciassettesimo in campionato, consideran­do anche il malloppo di Cagliari. Matri ar­riva nella zona interviste con un dito ‘stec­cato’, ricordo di un contrasto di gioco, e la felicità negli occhi:« Sono contentissimo. Abbiamo vinto e io ho segnato. E’ tutto per­fetto, meglio di quanto pensassi. Non mi aspettavo un impatto così positivo con il mondo Juve».Del Neri lo ha definito ‘un terminale fantastico’:«Lo ringrazio. Sul gol sono stato anche fortunato, perché la palla è passata sotto le gambe di Doni. In realtàvolevo allargare di più il tiro…».

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