Cinquanta presenza per 3989 minuti. Si può dire che Tammy Abraham è un po’ stanco? Si può. Non conosce turnover e si ferma solo per squalifica: proprio ora, sul più bello, manca il bomber, che si è concesso qualche giornata di campionato di riposo. Tammy non segna da 7 partite di Serie A, l’ultimo gol risale al derby. L’inglese in questi mesi ha perso un po’ continuità, non è più brillante fisicamente. Ha detto più volte che se non segna non dorme la notte.
Come scrive il Messaggero, contro il Venezia gli è mancata lucidità, ma fino a questo momento Abraham ha fatto più di quanto ci si aspettasse: in genere gli attaccanti pagano a caro l’adattamento ai ritmi del campionato italiano. L’inglese invece ha segnato 25 gol in stagione, più di Montella e Batistuta, fino a Volk e Pruzzo, Dzeko, Balbo, Voeller, Guaita e Prati. In Conference c’è anche l’obiettivo di tornare il capocannoniere della competizione, oltre che a tornare a Roma con la coppa.
Mourinho lo ha sempre stimolato: “Mi rifiuto di elogiare Tammy, lui può sempre fare meglio…”. L’attaccante deve tornare al gol, perché senza di lui la Roma raramente vince: in campionato nove volte ha segnato il gol dell’1-0, tre volte in Conference. Abraham è diventato subito l’idolo dei tifosi, i bambini lo adorano e lui si è innamorato della città. Sabato dall’interno dell’Olimpico ha mandato un messaggio ai tifosi: “Ragazzi, da qui dentro vi ringrazio per questa stagione fantastica che ci avete fatto vivere, ora abbiamo un altro grande obiettivo da raggiungere tutti quanti insieme”, ma Abraham deve tornare Abraham.